Горе переводчики/ I «bravissimi» traduttori.

Questo post lo capiscono solo quelli che conoscono il russo. Scusate, tutti gli altri, ma il significato di questo articolo si perde, se faccio la traduzione in italiano.
Qualche ora fa ho preso un libro di Denny Rose «La cucina vegetariana» per trovare qualche nuova ricetta per cucinare qualcosa di nuovo. Sfogliandolo, ho visto il nome strano di un formaggio, dopodiché ho capito che la traduzione in russo era sbagliata. Andando avanti, ho trovato un altro nome strano, di nuovo sbagliato e finalmente sono arrivata al nome italiano, la cui traduzione in russo mi ha fatto ridere. Chi sarà la traduttrice di questo libro, che chiama le verdure, i formaggi e persino un piatto italiano tipico e conosciuto in tutto il mondo con parole strane.
Credo sia una «grande» professionista e umorista, questa traduttrice 😉 Non dico qui il suo nome per un motivo etico.

Leggete pure e chissa’ se fa sorridere anche voi:

— Сыр Тофа (на самом деле он называется Тофу)
— 450г листьев брокколи (а у брокколи-то нет листьев)
— Брюсчетта (по мнению переводчицы так называется по-русски итальянская Bruschetta)
— Лапша таглиатель ( это так по-русски переводчица назвала tagliatelle, а вы что подумали?)

Vado a cercare листья брокколи 😉

E voi, avete mai visto qualcosa di simile in qualsiasi traduzione? 😉

Le favole da Anna.

Questo articolo ha scritto la mia carissima amica Anna. Lo trovo molto interessante e pubblico nel mio blog. Vi invitiamo a parlare dei personaggi e delle leggende locali ed aspettiamo i vostri commenti! 🙂

Pinocchio

Un po’ di info sulle fiabe dal mondo. La maggior parte delle fiabe sono racconti antichissimi tramandati oralmente che a un certo punto sono stati trascritti. Le raccolte più famose sono quelle — in ordine cronologico — di Perrault in Francia, dei fratelli Grimm in Germania, di Calvino in Italia. Quando si parla di Biancaneve o di Cenerentola, in realtà, si parla di personaggi che ricorrono in tante culture dalla notte dei tempi. A un certo punto qualcuno ne ha scritto una versione che poi è diventata quella «ufficiale», ma in realtà non è che Biancaneve sia un invenzione dei fratelli Grimm, come si dice comunemente, loro l’hanno semplicemente trascritta da fonti orali.

 

Gli «inventori» di fiabe sono pochi. Andersen in Danimarca, Oscar Wilde in Inghilterra, Collodi in Italia sono effettivamente creatori di personaggi mai conosciuti prima. Se vi interessa approfondire leggete qui: http://www.lefiabe.com/. Credo che anche Lev Tolstoj scrivesse fiabe originali (ricordo di averle lette a scuola), ma non ne sono sicura.

Pinocchio, soprattutto per noi toscani, è un personaggio amatissimo e di solito il primo libro che si legge da soli nell’infanzia (lo è stato per me, ad esempio). Certo conosciamo «Poettino» (versione italianiazzata di Pollicino), «Raperonzolo» (versione di Rapunzel) e così via, ma non sono personaggi tipicamente italiani.

Calvino, insieme a un team di ricercatori, nel ’56 pubblicò due volumi di fiabe italiane (ecco un link all’indice: http://tecalibri.altervista.org/C/CALVINO_fiabe.htm): 100 fiabe scelte. 100 è un omaggio ai fratelli Grimm (la loro raccolta è appunto di 100 fiabe). Nell’introduzione alla raccolta (un saggio bellissimo che si intitola mi pare «Sulla fiaba»), Calvino spiegò i criteri di scelta: qualità narrativa e origine (tutte le regioni italiane dovevano essere rappresentate). Le due regioni che contribuirono maggiormente alla raccolta furono la Toscana e la Sicilia, non per nulla le due regioni in cui è nata la letteratura italiana. Per la Toscana, la maggiore fonte furono le Novelle Montalesi (da Montale, vicino a Pistoia), a loro volta raccolte da fonti orali da Gherardo Nerucci alla fine dell’800. Queste ora si trovano addirittura online. Se le volete scaricare potete cliccare qui: http://www.liberliber.it/biblioteca/n/nerucci/sessanta_novelle_popolari_montalesi/pdf/sessan_p.pdf.

Come vedete non è che in Italia abbiamo molta scelta ;-)): abbiamo riciclato il riciclabile da fonti straniere.Ci sono poi personaggi locali da leggenda. Sempre qui in Toscana abbiamo la «Scabodda» (una Befana cattiva che si porta via i doni della Befana stessa) e il linchetto (uno spiritello dispettoso). Leggete qui: http://www.terrediconfine.eu/forum/viewtopic.php?f=25&t=408.

Uh, dimenticavo Turandot! E’ una fiaba teatrale di Gozzi (veneziano del ‘700), anche se a Puccini è arrivata dal poeta tedesco Schiller. Però anche la fiaba di Gozzi deriva da un’antica raccolta araba, Le mille e un giorno, da non confondersi con «Le mille e una notte».

Ceburaska.

Ceburaski

Oggi, sulla scrivania del mio computer ho trovato una foto. In questa foto ci sono tre bambole di pelliccia. Sono Ceburaski.
In russo, il singolare è Ceburaska e il plurale invece si dice Ceburaski.
Ceburaska e’ un personaggio favoloso inventato da un scrittore russo per bambini, Edoardo Uspenskij. Nella lingua russa non esiste la parola Ceburaska. Sia il personaggio che il suo nome sono inventati.
Ogni bimbo russo del periodo della mia infanzia aveva il libro di Uspenskij che raccontava la storia di Ceburaska e delle sue amiche bambole.
Poi e’ stato fatto il cartone animato basato su questa storia per bambini.

In questa foto Ceburaska e’ il simbolo russo dei giochi olimpici.

Chi e’ il personaggio inventato da un scrittore italiano della vostra infanzia? Magari c’e’ un personaggio significativo per l’Italia? E’ Pinocchio? C’e’ anche un altro personaggio?

Saper ascoltare.

Claudio Abbado

Ho appena guardato il film «The other voice of music» dedicato al grande Claudio Abbado!

Una sua frase mi ha colpito molto! Ha detto: » Nelle scuole in generale si insegna a parlare, molte persone parlano ma non ascoltano. Con la musica si insegna ad ascoltare. E’ una tra le cose importanti, imparare ad ascoltare. Ascoltare e’ la cosa più’ importante nella vita e non solo nella musica.»

Secondo me, sono le parole d’oro!!! E’ un grande musicista e direttore d’orchestra, ma e’ anche un grande uomo! Purtroppo ce ne sono pochi nella nostra vita moderna, ma meno male che ci sono!!!

Ci penso e lo vedo spesso anch’io che le persone tutte adorano parlare (spesso anche di se stesse) e pochissimi sanno ascoltare.

La letteratura italiana in Russia e la letteratura russa in Italia.

La novità del giorno! Oggi, navigando su internet, ho scoperto che due libri di Fabio Volo sono stati tradotti in russo. Ancora 2 anni fa avrei detto : » Ma che bello!!! Finalmente anche i miei amici russi possono leggerlo».

Invece che oggi dico : » Bello, ma solo per conoscere la nuova moderna «letteratura» italiana e per lo scambio culturale». Non sono più fan di Volo, ma su questo ho già parlato nei post precedenti.

Ma quello che mi fa veramente piacere e’ il fatto di vedere gli autori italiani tradotti in russo. Ce ne sono pochi, ma diversi ed interessanti: Tiziano Terzani, Tiziano Scarpa, Fabio Volo, Alessandro Baricco, Luciana Littizzetto, Dino Buzzati, Dacia Maraini, Tonino Guerra, Elsa Morante, Umberto Eco, Alberto Moravia, Andrea Camiglieri.

E voi, avete visto nelle librerie italiane i libri degli autori russi? Chi sono e magari avete letto qualcosa degli scrittori russi? Cosa?

Formula-1

Sebastian Vettel, Jenson Button, Lewis Hamilton

Allora, Sebastian Vettel e’ diventato campione!!! Il bravissimo e giovanissimo pilota di Red Bull ha vinto il campionato 2010. Sono sinceramente contenta per lui, visto che tutto l’anno e’ stato tanto bravo ed ha meritato questa vittoria!

Mi dispiace per i miei amati Jenson Button e Mark Weber, ma sono sempre veri gentlemen e bravissimi piloti.. E sono anche dei begli uomini 😉 !

Qualche parola negativa nel mio post la dico di Fernando Alonso, che mi è stato sempre antipatico proprio per la sua cattiveria umana e incapacità di provare allegria sincera per i successi dei suoi «compagni». Certo che in ogni sport si deve presentare la volontà di vincere, ma in ogni modo lo sport e’ sempre la gara dove non c’e’ posto per l’invidia e la rabbia. Purtroppo Alonso non sa essere sinceramente (neanche per finta) contento per i successi degli altri. Neanche questa volta .. non ha trovato nulla di meglio che mostrare il pugno al vincitore…. Boh… Ve l’ho detto, quello non mi è mai piaciuto, anche se qualche hanno fa facevo il tifo per la Ferrari dove c’era Raikonen!

E finalmente non posso non dire tante parole belle verso il nostro pilota russo Vitaly Petrov. E’ stato lui che ha saputo non far passare avanti a se’ Fernando Alonso e arrivare sesto, mentre Alonso ha finito la gara solo al settimo posto! Credo sia un piccolo merito anche di Vitaly Petrov se Sebastian Vettel e’ arrivato primo! Era Vitaliy, che e’ riuscito ad arrivare prima di Alonso! E’ una piccola-grande vittoria del pilota russo che quest’anno è stato veramente bravo e non importa cosa dicevano le critiche!

«Venezia e’ un pesce».

Tiziano Scarpa, Venezia e' un pesce


Non riesco a spiegare la mia lunga assenza dal mio sito, ma credo ci sia un motivo. Ogni volta che sono impegnata con diversi progetti mi perdo nello spazio.

Una piccola meraviglia. Un mio amico, Denis, che per ora e’ sparito e non si fa sentire da tempo, qualche anno fa mi ha regalato una stupenda guida di Venezia. E’ stata scritta in modo diverso da tutte le guide classiche che vendono per i turisti. Tutto e’ diverso: dal suo nome al suo contenuto. Sono passati 4 anni e ho visto questo libro in una libreria centrale di Mosca, ma questa volta in russo! Bello eh! Ho ricordato subito Denis, la bella e magica Venezia, il racconto » Il condottiero» di un scrittore russo Yuri Nagibin e ho comprato subito due copie: una per me e l’altra per la mia allieva, per il giorno del suo compleanno.

Signore e signori, Tiziano Scarpa «Venezia e’ un pesce» ora si vende a Mosca anche in russo!

Due giorni a Stoccolma.

Stoccolma

A dir la verità, non pensavo di scrivere su questo viaggio, ma una persona mi ha detto che avrebbe voluto non solo guardare le mie foto ma anche leggere il mio racconto. Allora….

 

Non ricordo come, quando e per quale motivo e’ nato questo desiderio di visitare Stoccolma, ma i tentativi di fare questo viaggio sono stati 3. Ogni tanto cercavamo di realizzare questa idea, ma ogni volta qualcosa non ci permetteva di farlo: i prezzi per i biglietti per l’aereo che erano troppo alti, mancanza di camere libere negli hotel di Stoccolma a causa di numerose conferenze, assenza del nostro tempo libero e tante altre cose.

In Russia c’e’ il modo di dire «Dio ama la Trinita’ «, che si può spiegare così: se cerchi di fare qualcosa e non riesci a farlo per qualsiasi motivo, la terza volta riuscirai finalmente di realizzarlo.

Anche per noi, per la terza volta il viaggio a Stoccolma e’ stato finalmente fatto. Purtroppo è stato solo un viaggio di un week-end. Dico purtroppo, perché a Stoccolma bisogna andare minimo per una settimana!

Metto questa città nella mia lista delle città mondiali che bisogna visitare ancora molte volte per capirle e conoscerle meglio.

Visto che il nostro viaggio a Stoccolma era corto, abbiamo deciso di farlo in modo semplice: andare dove ti porta il cuore (come diceva Susanna Tamaro nel suo famoso libro), i tuoi occhi e le tue gambe (come dico io). Prima del nostro viaggio ho letto diverse guide turistiche per essere preparata ed avere un’idea di dove dovevamo e volevamo andare, ma il tempo a Stoccolma ha fatto le sue correzioni. Faceva bellissimo tempo e il desiderio di camminare non stop era così naturale che in due giorni abbiamo «camminato» 40 chilometri e le visite nei numerosi musei della città abbiamo dovuto lasciarle per la prossima volta. Non ci lasciava il desiderio di stare sempre fuori ed ammirare i paesaggi della città con il sottofondo di un autunno d’oro. Bellissimo sole, il cielo azzurro, numerosi ponti, le vie, la gente, l’acqua e le navi, i palazzi tutto coglieva la nostra attenzione e ci faceva andare avanti.

Per non fare lunghe descrizioni cercherò di descrivere in una decina delle frasi le nostre emozioni verso Stoccolma:

1. La Svezia e’ il design: in ogni cosa si vede e si riconosce subito l’amore degli svedesi per il design. Il design e’ presente dappertutto.
2. I caffè: i svedesi adorano bere il caffè. Numerosi caffè, piccoli e grandi, si possono incontrare dappertutto. Il caffè e’ buono, ma non può fare la concorrenza a quello italiano, che trovo il migliore nel mondo.
3. Stoccolma e’ la città di 72 musei! A dir la verità, vorremo visitarli tutti, ma immagino che ci vorrebbe almeno un anno.
4. Il Museo Nazionale e’ l’unico che abbiamo visitato questa volta. Siamo rimasti colpiti dalla sezione dedicata alla storia del design industriale. E’ favoloso!
5. I prezzi: sono pazzeschi. Un biglietto per la visita di Museo Nazionale costa 120 corone svedesi/sono circa 14 euro, un biglietto per viaggio di 40 minuti sulla navetta costa 150 corone svedesi/17,5 euro
6. In ogni negozio, caffè, supermercato, ristorante c’e’ sempre la foto della principessa Vittoria con suo marito.
7. Non siamo riusciti a trovare il romanzo «Le anime morte» del grande scrittore russo Nikolay Gogol in svedese. In ogni paese dove vado compro sempre lo stesso libro nella lingua di quel paese.
8. Le navi, piccole e grandi, moderne e antiche fanno impressione.
9. Stoccolma e’ la città dell’acqua e dei parchi.
10. Quel paesaggio favoloso che vedi quando l’aereo appena comincia a diminuire l’altezza, porta la voglia di tornare in Svezia, prendere a noleggio una macchina e fare un lungo viaggio per tutto il Paese e vedere tutto, assolutamente tutto, anche se vedere TUTTO e’ impossibile! Sono innamorata di questo paese e spero di tornarci ancora molte volte. E poi… devo trovare «Le anime morte» in svedese! 😉

A quelli che hanno il desiderio di fare un viaggio visuale, lascio questo indirizzo http://amoit.ru/gallery/1044/

Hola, sono tornata!

E’ difficile capire come mai sono ormai 2 mesi che non scrivo nulla sul mio diario italiano. La spiegazione non la trovo. E’ verissimo che il tempo vola e io non mi rendo conto di essere stata assente per tanto tempo! Se faccio così, rischio di perdere tutti i miei lettori, naturalmente se ce li ho …. spero di si’ 😉

Hola, sono tornata! Tornerete anche voi! Vi aspetto!

La vostra Marina.

Caro diario

Mi pare che da tanto non faccio compagnia al mio diario italiano.

A Mosca e’ arrivato il freddo e devo dire che questa volta tutti sono contenti perché finalmente si può respirare! Quest’estate è stata veramente brutta proprio per lo smog che ha fatto male a molti e sicuramente anche per le temperature troppo alte (ci sono sempre stati +35+40C).

Mi sa che ora tocca a me dire ai miei amici italiani che prima di venire in Italia d’estate controllo le temperature e mi chiedo se non faccia troppo freddo in Italia (+30C) e se sia meglio rimanere a Mosca dove fa proprio caldo (+40) 😉