Concerto di Roberto Giordano a Milano, 19 maggio 2018

Erano anni che non andavamo a Milano e ci voleva qualcosa di importante, anzi importantissimo per farci ritornare in questa città. L’occasione è stata il concerto di Roberto Giordano il 19 maggio.

La vita di Roberto Giordano è strapiena di impegni oramai da molti anni. Essendo il principale professore di pianoforte all’Institut de Musique et Pédagogie di Namur, in Belgio, e al Conservatorio “F. Cilea” di Reggio Calabria, insegnando alla celebre Accademia Pianistica d’Imola, dove ora è anche vicedirettore, seguendo il Cantiere Musicale Internazionale da lui stesso fondato in Calabria e facendo diverse master class sia a Imola sia in altre parti del mondo, credo gli rimanga pochissimo tempo per la vita concertistica. Ed è un vero e proprio peccato, perché il desiderio di ascoltare questo splendido pianista è sempre immenso! Così ogni concerto di Giordano diventa un vero e proprio regalo, prezioso e molto atteso da tutti i suoi ammiratori, tra cui siamo anche noi.

Diverse persone trovano la musica classica complicata e impegnativa e spesso la eliminano dai loro interessi. Con le mie interviste ai musicisti, ai pianisti sia italiani sia russi, cerco di far capire meglio alla gente il mondo splendido dello musica classica. Insieme ai protagonisti delle mie conversazioni cerco di far crescere interesse e curiosità per questo stupendo genere musicale.

Credo che praticamente ogni persona sia capace di capire la musica classica, ma molto dipende anche dall’interprete. Sono sicura che la personalità di un musicista, di un pianista, sia un elemento fondamentale della sua interpretazione. La bravura tecnica vale poco se nell’esecuzione non c’è anima, non c’è vita. La maggior parte degli ascoltatori vengono colpiti proprio dalle emozioni che spesso sono difficili da spiegare ma sono talmente forti che restano con loro anche dopo il concerto. E queste emozioni possono essere regalate agli ascoltatori solo da un grande artista. Giordano è uno di quei musicisti in cui si unisce sia la grandezza umana sia quella artistica. Ed è un dono raro e molto prezioso. Posso permettermi di dirlo perché ho l’onore e il grande privilegio di conoscere Roberto anche nella vita privata, osservarlo durante le sue lezioni all’Accademia d’Imola e vedere il suo rapporto con gli allievi, che trovo semplicemente bello, pieno di umanità, un rapporto non solo da maestro ma anche da amico e da collega.

Giordano è un artista che, con il primo tocco sulla tastiera, ti porta nel mondo creato dal compositore e ti fa ritornare in sala solo con gli ultimi accordi. Credo sia un vero e proprio talento. La mia è forse una spiegazione banale ma vera. Proprio per queste emozioni indimenticabili aspettiamo sempre ogni sua esibizione e ci farebbe piacere di poterlo ascoltarlo dal vivo più spesso.

Vorrei ringraziare Roberto per l’invito a questo splendido concerto, organizzato in uno dei luoghi più belli di Milano, Palazzo Litta. Il sold out di qualche settimana prima non ha permesso a tutti di entrare nella maestosa Sala degli Specchi e di godere del fantastico programma che ha incluso le opere di R. Schumann {Blumenstük (Pièce fleurie. Op.19-Faschingsschwank aus Wien Op.26 (Carnaval de Vienne) — Allegro (Sehr Lebhaft) — Romanze (Ziemlich Langsam) — Scherzino Intermezzo (Mit Gröbter Energie) — Finale (Höchst Lebhaft)} e C. Debussy {La Sérénade interrompue, Prélude n.9, 1er livre — Les Collines d’Anacapri, Prélude n.5, 1er livre — Estamper — Pagodes — La Soirée dans Grenade — Jardins sous la Pluie — L’Isle Joyeuse}

Sono molto grata anche alla Bottega Discantica per la completa collezione dei CD di Roberto Giordano. La nostra presenza a Milano e la vicinanza di Palazzo Litta a questa casa discografica ci hanno permesso di completare la nostra collezione delle registrazioni di Roberto. Oramai da due settimane il CD “Clavicembalisti italiani XVIII sec” è nel nostro TOP personale e continuiamo a goderlo a casa a Mosca in attesa dei nuovi concerti.Erano anni che non andavamo a Milano e ci voleva qualcosa di importante, anzi importantissimo per farci ritornare in questa città. L’occasione è stata il concerto di Roberto Giordano il 19 maggio.

La vita di Roberto Giordano è strapiena di impegni oramai da molti anni. Essendo il principale professore di pianoforte all’Institut de Musique et Pédagogie di Namur, in Belgio, e al Conservatorio “F. Cilea” di Reggio Calabria, insegnando alla celebre Accademia Pianistica d’Imola, dove ora è anche vicedirettore, seguendo il Cantiere Musicale Internazionale da lui stesso fondato in Calabria e facendo diverse master class sia a Imola sia in altre parti del mondo, credo gli rimanga pochissimo tempo per la vita concertistica. Ed è un vero e proprio peccato, perché il desiderio di ascoltare questo splendido pianista è sempre immenso! Così ogni concerto di Giordano diventa un vero e proprio regalo, prezioso e molto atteso da tutti i suoi ammiratori, tra cui siamo anche noi.

Diverse persone trovano la musica classica complicata e impegnativa e spesso la eliminano dai loro interessi. Con le mie interviste ai musicisti, ai pianisti sia italiani sia russi, cerco di far capire meglio alla gente il mondo splendido dello musica classica. Insieme ai protagonisti delle mie conversazioni cerco di far crescere interesse e curiosità per questo stupendo genere musicale.

Credo che praticamente ogni persona sia capace di capire la musica classica, ma molto dipende anche dall’interprete. Sono sicura che la personalità di un musicista, di un pianista, sia un elemento fondamentale della sua interpretazione. La bravura tecnica vale poco se nell’esecuzione non c’è anima, non c’è vita. La maggior parte degli ascoltatori vengono colpiti proprio dalle emozioni che spesso sono difficili da spiegare ma sono talmente forti che restano con loro anche dopo il concerto. E queste emozioni possono essere regalate agli ascoltatori solo da un grande artista. Giordano è uno di quei musicisti in cui si unisce sia la grandezza umana sia quella artistica. Ed è un dono raro e molto prezioso. Posso permettermi di dirlo perché ho l’onore e il grande privilegio di conoscere Roberto anche nella vita privata, osservarlo durante le sue lezioni all’Accademia d’Imola e vedere il suo rapporto con gli allievi, che trovo semplicemente bello, pieno di umanità, un rapporto non solo da maestro ma anche da amico e da collega.

Giordano è un artista che, con il primo tocco sulla tastiera, ti porta nel mondo creato dal compositore e ti fa ritornare in sala solo con gli ultimi accordi. Credo sia un vero e proprio talento. La mia è forse una spiegazione banale ma vera. Proprio per queste emozioni indimenticabili aspettiamo sempre ogni sua esibizione e ci farebbe piacere di poterlo ascoltarlo dal vivo più spesso.

Vorrei ringraziare Roberto per l’invito a questo splendido concerto, organizzato in uno dei luoghi più belli di Milano, Palazzo Litta. Il sold out di qualche settimana prima non ha permesso a tutti di entrare nella maestosa Sala degli Specchi e di godere del fantastico programma che ha incluso le opere di R. Schumann {Blumenstük (Pièce fleurie. Op.19-Faschingsschwank aus Wien Op.26 (Carnaval de Vienne) — Allegro (Sehr Lebhaft) — Romanze (Ziemlich Langsam) — Scherzino Intermezzo (Mit Gröbter Energie) — Finale (Höchst Lebhaft)} e C. Debussy {La Sérénade interrompue, Prélude n.9, 1er livre — Les Collines d’Anacapri, Prélude n.5, 1er livre — Estamper — Pagodes — La Soirée dans Grenade — Jardins sous la Pluie — L’Isle Joyeuse}

Sono molto grata anche alla Bottega Discantica per la completa collezione dei CD di Roberto Giordano. La nostra presenza a Milano e la vicinanza di Palazzo Litta a questa casa discografica ci hanno permesso di completare la nostra collezione delle registrazioni di Roberto. Oramai da due settimane il CD “Clavicembalisti italiani XVIII sec” è nel nostro TOP personale e continuiamo a goderlo a casa a Mosca in attesa dei nuovi concerti.

 

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