Di nuovo Tiziano Terzani

Tiziano Terzani

Mamma mia, sono affascinata da Tiziano Terzani!!! Che uomo! Che intelligenza e che umanità! Ho appena inziato a leggere il suo libro » Un altro giro di giostra» e non posso fare altro che leggere per ore e ore. Su YouTube ho trovato qualche video con questa persona. Porta ottimismo, grande filosofia, forza spirituale. Mi e’ stato simpatico dalla prima inquadratura. A questo mondo mancano tanto le persone così, come Tiziano Terzani.
Cambiare il mondo dentro di noi… parole d’oro!

Tiziano Terzani

Un altro giro di giostra

Oggi ho acquistato un nuovo libro stampato dalla casa editrice Slovo. A dir la verità, questo non è l’unico libro che ho acquistato oggi ma è quello che mi ha interessato di più. E’ un libro di Tiziano Terzani, » Un altro giro di giostra». Devo dire che ho mai sentito prima né il nome del autore né del libro. Mi ha incuriosito la quarta di copertia. Speriamo che sia interessante o almeno informativo. Lo leggo e poi vi faccio sapere se mi è piaciuto.

Museo delle Arti figurative A.S.Pushkin

Ieri tutti i cristiani e i cattolici hanno festeggiato la Pasqua.

A Mosca ha fatto bel tempo e per non stare tutto il giorno a casa, siamo andati nel museo delle Arti figurative A.S. Pushkin. E’ una tra le gallerie più amate da me e da mio marito dove c’è una tra le più grandi collezioni di capolavori impressionisti del mondo.
Ieri, nello stesso palazzo, c’ era anche l’ultimo giorno di una esposizione di poster pubblicitari inglesi dell’inizio del Novecento. E’ stata una mostra molto interessante. L’unico peccato era l’assenza dei cataloghi.
E abbiamo avuto il tempo anche per fare una visita nelle sale dei nostri amati impressionisti.
Il Museo delle Arti figurative A.S. Pushkin e’ uno tra i musei d’arte di Mosca dove ci piace sempre tornare. L’atmosfera, le sale, i quadri di Monet, Gauguin, Manet, Picasso, Van Gogh, Renoir, Matisse ti portano nel mondo della bellezza e dei colori.

PASQUA

VI AUGURO BUONA E SERENA PASQUA ED IL MONDO PIENO DELLA SERENITA’ E DELLA BONTA’!

Zikharka

Zikharka

A voi piacciono i cartoni animati? A me si’, ma provo una vera nostalgia per quelli di prima, che erano disegnati e non fatti con il sistema 3D.

Nel 2005 e’ stato presentato il grande progetto russo dal bel nome » La montagna delle gemme». Sono 52 cartoni animati fatti da animatori russi che rappresentano 52 fiabe delle genti Russe.

Sul território della Russia abitano diverse popolazioni e ognuna ha la sua cultura e le sue tradizioni.

Zikharka, così’ si chiama uno tra 52 cartoni animati. E’ la fiaba della gente che abita negli Urali. La favola racconta di una piccola, svelta, allegra e birichina bambina che si chiama Zikharka. Mi dispiace tanto che non potete godere questo capolavoro! Io ed i miei amici, abbiamo già guardato e riguardato questo film cento volte. Direi che l’abbiamo imparato a memoria frase per frase. E’ stupendo!!! Fa tanto ridere ogni personaggio, la sua maniera di parlare e quello che dice! FANTASTICO!

Per quelli tra di voi che conoscono il russo, lascio il link di questo capolavoro russo 😉

Invece, a quelli che non capiscono una parola di russo, lo lascio lo stesso 😉 Vediamo se vi farà’ ridere anche senza poter capire il testo.

E’ il tempo per riguardarlo per la centunesima volta? 😉 Magari….

Il pensiero di oggi

Conosco l’Italia e gli italiani ormai da 16 anni e a certe domande non trovo mai la risposta.

Il pensiero di oggi:

In Italia e’ possibile vedere il manifesto di un concerto di un cantante italiano, sapere dove sarà’ questo concerto e in quale giorno, MA NON SI PUO’ ACQUISTARE I BIGLIETTI NELLE CASSE DEL TEATRO DOVE L’ARTISTA DARA’ IL SUO CONCERTO.

Il “perché” di questo per me e’ stata una nuova scoperta italiana.

A Mosca sarebbe strano vedere il manifesto di un concerto che danno in un certo teatro e venire a sapere che alle casse del teatro (e’ il primo posto che viene in mente per andare ad acquistare i biglietti) non ci sono i biglietti per questo spettacolo musicale. Non ci sono perché’ non ci sono mai stati! Non e’ il teatro che organizza questo evento musicale e per questo motivo non vende i biglietti. Boh.. L’italia e’ piena di cose strane…

lascio perdere la fine di questa storia con l’acquisto dei biglietti ma se fate l’acquisto via internet non avete nessuna possibilità’ di fare la scelta dei posti… anche molto in anticipo.

Dicono che la Russia e’ un Paese misterioso… Cari i miei italiani, vi assicuro che l’Italia e’ molto più’ misteriosa e di certe cose italiane non capisco proprio niente.

La porcellana dell’imperatore

Servizio della porcellana russa


Lo scorso finesettimana abbiamo deciso di andare in corso Kutuzovskij. Da tempo stavo pensando come spendere i soldi che mi sono stati regalati per il giorno del mio compleanno. Finalmente ho capito dove era meglio lasciare quella somma: in un negozio della fabbrica delle porcellane di Leningrado M.U. Lomonosov.

Questa è la prima fabbrica di porcellana in Russia. E’ stata fondata nel 1744 dall’ imperatrice Elisaveta. Dal 1765 la zarina Ekaterina II ha dato alla fabbrica il nome «la fabbrica delle porcellane dell’imperatore».

Alla fine del settecento la porcellana russa era già’ famosa in tutta Europa. La fabbrica produceva porcellane d’autore. Per la decorazione gli autori usavano i soggetti nazionali, facevano diverse serie delle stoviglie dedicati agli eventi importanti nella storia russa, come ad esempio il servizio «Guriev» che celebrava la memoria della guerra del 1812 con Napoleone. La fabbrica produceva i serviti per le case degli imperatori russi, usando diversi stili, seguendo le tradizioni russe nell’arte, usando le idee straordinarie per decorare con un modo particolare i loro prodotti.
La fabbrica e tutto quello che essa produceva era sempre suguita da tutti gli imperatori russi. In tutti questi anni sono stati prodotti numerosi capolavori di porcellana conosciuti in tutto il mondo e che si trovano nei diversi musei mondiali.

La storia di questa fabbrica e della sua produzione e’ interessantissima ed i prodotti anche nel nostro tempo non hanno perso la loro bellezza.

Ho appena toccato questo argomento, ma se qualcuno e’ interessato può’ visitare anche il sito di questa fabbrica, leggere la storia e guardare le foto di tutto quello che e’ stato prodotto in tutti gli anni della sua esistenza.
http://www.ipm.ru/

Io invece ho scelto per me questo servizio in stile russo 🙂

Food design

La settimana scorsa ho chiesto alla mia allieva Ksenia di scrivere e poi raccontarmi in italiano che cos’e’ il food design. Ma doveva spiegarmelo con la massima semplicità (perché lei adora le frasi lunghe e difficili piene di errori). Il compito, come abbiamo scoperto dopo, non era tanto facile per lei (scrivere con un modo semplice non e’ mica facile). Oggi, rileggendo il suo testo riscritto già la seconda volta, ho fatto la stessa domanda a me stessa: «Che cos’e’ il food design?»

La cosa mi ha incuriosito e quindi ecco la mia risposta:

Il food design…

— e’ qualcosa di molto interessante e di nuovo nel design mondiale
— e’ il design nel campo degli alimentari
— e’ un modo straordinario di presentare il prodotto: fare la confezione attraente, dare una forma magari diversa da quella tipica e stereotipat), «vestire» questo prodotto in modo appropriato, bello e stravagante prima che esso sia impacchettato
— in alcuni casi il cibo è usato come oggetto d’arte
— per i ristoranti ed i caffè può significare anche un modo di esporre il piatto: come mettere il cibo sul piatto, come decorarlo, che forma dare al cibo… (trovo il lavoro del cuoco molto artistico!)
— e’ anche il lavoro del fotografo che sa come fotografare gli alimenti per farci venire la voglia di comprarli e mangiarli subito 🙂
— e’ il lavoro di tutte quelle persone che riflettono sulle forme, sui gusti e i colori dei cibi che poi saranno prodotti
— per gli stessi ristoranti, caffè e anche per i negozi e’ una decorazione dell’ambiente: dello spazio, dei tavoli, etc…

Non ho mai pensato prima a questo argomento. Quello che ho scritto su sono le prime cose che mi sono venute in mente. Forse e’ questo il food design? 😉

Ksenia Rappoport

Ksenia Rappoport

Ne «La sconosciuta» mi ha colpito molto!

Ne » L’uomo che ama» mi ha di nuovo interessato ma non mi e’ piaciuta molto.

In «Italians» mi sono fatta solo una domanda: «Perché» ?

Nella «Doppia ora» … è di nuovo lo stesso personaggio che contiene tutti i precedenti?

Vediamo… non vorrei essere totalmente delusa.

Venerdi’

Oggi sto riflettendo: ma perché’ ho proprio deciso di scrivere solo di qualcosa italiano?
Mi faccio questa domanda e mi rispondo subito: ma perché’ non passa nessuna giornata senza qualcosa di italiano.
Infatti cercherò’ di scrivere un po’ di tutto. Non so cosa ne verra’ fuori ma almeno ci provo.

Oggi e’ l’ultimo giorno lavorativo di questa settimana e sto già scrivendo la lista degli appuntamenti per domani. Come sempre ogni week-end e’ pieno e c’e’ il desiderio cercare di andare dappertutto: alla mostra di fotografia, al museo, a prendere un buon caffè’ nell’amato ristorante italiano discutendo di com’e’ andata la lezione di guida sicura, scappare in una libreria per comprare un paio dei libri, andare al cinema per rivedere «Dieci inverni», fare un salto all’IKEA per acquistare una lampada da terra e capire finalmente quanto e’ corta la giornata per riuscire a fare ancora un sacco di cose 😉