In Italia: l’Ufficio Hertz all’aeroporto Caselle di Torino.

Qualche volta vi viene la voglia di ringraziare di cuore qualcuno per il suo lavoro? Ai nostri tempi non ci accade spesso, perché tanta gente non sa lavorare bene e ogni tanto non ha voglia di lavorare affatto!
Sono certa che bisogna dire grazie alle persone per il loro lavoro e notare se lo fanno molto bene. Così avranno gli stimoli per il futuro.
Questa volta siamo stati veramente colpiti dal modo perfetto con cui lavora la Hertz all’aeroporto Caselle a Torino! E’ un piccolo ufficio dove di solito ci sono 2 simpatiche signore. Mi dispiace tanto che non ho chiesto i loro nomi perché e’ proprio così che si possono ringraziare le persone che meritano per il loro lavoro eccellente!
Abbiamo avuto contatti con diversi Hertz italiani a Milano, a Malpensa ed a Linate (dove il personale e’ orribile!), a Roma (dove sono ignoranti e maleducati), a Napoli (dove sono molto simpatici,) ma solo a Caselle a Torino ci e’ accaduto già 2 volte di trovare persone educate, rispettose, che lavorano in modo migliore e mettono al primo posto gli interessi dei clienti e non le loro ambizioni personali.
Questa volta ho detto alle signore di Caselle che il migliore Hertz in Italia si trova proprio lì ;-). Le persone che lavorano in quel piccolo ufficio sono state molto colpite e mi hanno detto che proprio ora serve loro tanto sentire delle buone parole perché la crisi economica non porta belle emozioni.

In Italia: il concerto di Fiorella Mannoia a Torino, 10 maggio.

Fiorella Mannoia, Torino 2010

Questa volta siamo andati al concerto di Fiorella insieme con i nostri amici torinesi. La sala del teatro Regio di Torino era piena! Ogni canzone era accompagnata da un applauso. Fiorella era in ottima forma e ogni canzone di questo concerto e’ stata interpretata da lei profondamente e con tanta emozione, come sempre.

Ai suoi concerti — e questo era già il terzo concerto della Mannoia che abbiamo visto in Italia — penso sempre al suo altissimo livello sia come l’artista sia come persona intelligente. Sa essere così naturale che ad ogni suo concerto crea un’atmosfera particolare ed amichevole. E’ un artista vera, che riceve tanta soddisfazione e tanta gioia dal suo processo artistico, che regala e condivide con il suo pubblico che l’ama tanto.

In ogni concerto c’e’ un suono stupendo e un ottimo lavoro di luce sul palco, ma il centro che attira tutti e’ sempre l’artista che vive in questa atmosfera. Tutto e’ a un altissimo livello professionale!

Cosa mi attira tanto in questa artista italiana? E’ il suo contatto con il pubblico così’ naturale e aperto, il professionismo e l’amore con cui fa il suo lavoro, che per lei non e’ proprio un lavoro ma una parte della sua vita. E questo si vede e si sente a ogni suo concerto. Ogni incontro con questa bravissima artista e’ un piacere immenso! Un’artista, secondo me, non esiste senza il suo pubblico, ma sono veramente pochi quelli veramente aperti e naturali con il proprio pubblico. La Mannoia e’ una tra pochi artisti che non solo ha talento musicale, ma ha anche il dono di essere umana, aperta e naturale.

Mi chiedo sempre quanti artisti possono permettersi di dire all’inizio del concerto: «Fate pure le foto, i video, metteli su YouTube….». Penso pochi, anzi quasi nessuno. La Mannoia lo dice e ai suoi concerti senti e capisci che e’ una vera artista, arrivata a un livello altissimo dove si può godere al massimo del proprio lavoro e regalarlo  al pubblico che non la tradisce mai. E non come succede dappertutto da noi in Russia, dove tutti cercano di far sì che nessuno faccia fotografie durante i  concerti. Ogni artista si vede come un divo che non può’ essere fotografato al concerto, e neanche registrato naturalmente, ma non si sforza di cantare dal vivo e con l’orchestra.

Come sempre, abbiamo ricevuto un sacco di belle emozioni e abbiamo aiutato i nostri amici torinesi a scoprire una tra le più brave artiste italiane!

All’inizio del concerto, Fiorella ha permesso di fare qualsiasi video e anche di metterli in rete. Non abbiamo voluto perdere questa occasione e abbiamo fatto qualche video naturalmente per la memoria di questa stupenda serata musicale. Godete pure un pochino anche voi!

In Italia: romani e lucchesi.

Roma. Sono le 10 meno 5. La porta del negozio Thun e’ aperta. L’ora di apertura e’ le 10. Dentro ci sono le commesse che fanno le pulizie. Entro e chiedo: «Posso entrare?». Sento una risposta: «No, facciamo le pulizie». Sto aspettando fuori. Sono le 10 e 10. Le commesse continuano a fare le pulizie e non fanno entrare dentro il negozio. Vado via.

Lucca. Sono le 19.37. La porta del negozio Thun e’ aperta. L’ora di chiusura e’ le 19.30. Dentro ci sono le commesse e non ci sono gli acquirenti. Entro e chiedo: » Scusate, e’ già’ chiuso?». Con il sorriso sulle labbra le commesse mi rispondono  «Entra, entra pure!».


In Italia: i russi in Italia.

Questa volta l’effetto russo ci è toccato subito all’aeroporto di Mosca, quando una strana signora ha cercato di passare davanti a noi con sua figlia dicendo che erano arrivati prima di noi, che non era per niente vero. Non mi dispiace far passare davanti una bambina (che non era piu’ per niente bambina, dato che aveva ormai 13 anni), ma in questi casi non permetto di fare così e di usare per questo i bambini, anche perché non sopporto per niente l’arroganza di certi russi. Scusatemi, miei compatrioti, ma vedervi all’estero e soprattutto in Italia e’ talvolta proprio brutto e per questo ci sono diversi motivi.

Quello che chiamo l’effetto russo e’ l’ignoranza che accompagna la grande parte dei russi che viaggiano per il mondo. Ignoranza e maleducazione sono quello che certi russi dimostrano e portano con sé nei viaggi negli altri paesi del mondo, e certamente anche in Italia.

Il russo lo vedi da lontano. Lo riconosci subito.

Ma ora vorrei parlare della maleducazione di certi russi che cercano di fare i furbi e andare dappertutto superando la fila e non sanno aspettare neanche al controllo dei passaporti in dogana.

Prima scena: aeroporto Caselle di Torino. Una copia russa con la figlia di 6 anni che per tutto il volo era stata molto bene e aveva corso su e giù per tutto l’aereo giocando con gli altri piccoli, arrivata con i genitori alla dogana chissà’ cosa le e’ accaduto: piangeva disperata (dopo, tutti hanno capito che non le era accaduto proprio niente di particolare). I suoi genitori, senza chiedere neanche il permesso, hanno superato la fila che tutti stavano facendo e si sono piazzati per primi. Mentre l’ufficiale controllava i loro passaporti, la bambina era già tutta allegra e saltava come prima. 5 minuti dopo quella bimba correva  per tutto l’aeroporto mentre i genitori stavano in attesa dei loro bagagli.

Seconda scena: 12 giorni dopo all’aeroporto di Mosca. Eravamo appena atterrati e facevamo la fila per la dogana russa. Una famiglia con 2 bimbi inglesi. La bimba stava piangendo disperatamente. Aveva circa 5 anni. I genitori facevano la fila come tutti gli altri e nessuno pensava minimamente di superare tutta la fila.

Li’, a Torino mi chiedevo: «Va bene, la bimba piange, e’ piccola, chissà cosa le e’ accaduto… Per tutto il volo non ha mai smesso di correre per tutto l’aereo… Va bene che li fanno passare avanti ma dopo aver superato tutta la fila dove c’erano bimbi ancora più’ piccoli, si è messa di nuovo a correre e giocare». Va bene tutto, ma perché i genitori russi pensano che i loro bimbi non devono imparare ad aspettare ed imparare da piccoli che non si va contro la fila e bisogna aspettare come fanno tutti gli altri, invece i bambini inglesi lo sanno e aspettano in fila con calma quando arriva il loro momento di fare i controlli dei passaporti?

Mi chiedo e trovo un’unica risposta: ignoranza e maleducazione fanno spesso compagnia ai russi e questo non accade solo con le storiella con i bimbi, ma ancora di più con i loro comportamenti negli altri paesi. Meno male che ci sono anche altri russi per cui non mi vergogno quando li vedo in Italia.

TV. C’è una moda per la cucina, per la medicina e finalmente per la moda.

Alla Tv russa ormai da molti anni ogni canale ci insegna a cucinare a modo suo. Diversi attori, mogli di grandi registi, showmen, giornalisti, scrittori, musicisti, tutti ci spiegano cosa mangiano a Capo Nord per colazione, in Francia per il pranzo e in Italia per la cena. Devo dire che alcune trasmissioni riescono pure a interessarmi. Ma il mio interesse per tutto questo non e’ costante. Ad esempio ieri sera una presentatrice e’ riuscita a svegliare il mio interesse per la sua ricetta di un piatto di patate. E’ stato veramente divertente cucinare qualcosa di particolare e poi scoprire che il piatto era anche venuto molto buono. Ma non penso che queste pratiche potrebbero prolungarsi troppo, almeno per me. Stare tanto tempo davanti alla tv non e’ per me. E’ più bello aprire il libro di Delia Smith, prendere una mela e, mangiandola, leggere diverse ricette, guardare le fotografie artistiche e finalmente trovare la ricetta per stasera. Penso che sia una questione dei gusti: imparare le ricette davanti alla tv o leggendo un libro. Io preferisco i libri, anche quando certe persone mi dicono che ogni libro si può trovare in rete e non c’e’ più bisogno di comprarli. Passare un’oretta di lettura con un libro in mano e’ il modo migliore per me. Ma questa e’ un’altra storia. Solo 2 minuti fa non sapevo cosa scrivere oggi nel mio diario e ora i temi vengono da soli. Basta cominciare a scrivere e poi gli argomenti non mancano. Tornando al mio argomento di oggi… cuciniamo con la televisione ormai da 6 anni, da 3 anni ci insegnano a truccarci e a scegliere i vestiti e finalmente da qualche giorno la televisione russa ha deciso di spiegarci certe cose della medicina. La televisione e’ diventata una grande «enciclopedia». Non ho parlato qui della moda per tanti argomenti di violenza e tante altre cose strane. L’unica domanda che mi faccio di tanto in tanto: ma a chi serve la televisione così ?… E ogni volta scelgo un libro.

Libri italiani.

Cosa mi consigliate di leggere degli autori italiani?

E’ facile trovare i libri nelle librerie italiane?

Ogni volta che finisco di leggere un libro in italiano mi trovo davanti al dilemma: che libro scegliere ora?

Ieri ho finito il mio viaggio letterario nel mondo dei pensieri, delle riflessioni e dei sentimenti di Tiziano Terzani. Dire che mi e’ piaciuto e’ come non dire niente. E’ il primo libro della mia vita che mi ha colpito così tanto che rimarrò ancora per molto tempo a riflettere su tutto quello che ho letto in «Un altro giro di giostra». Non riesco neanche a trovare le parole per descrivere i sentimenti che mi hanno accompagnato durante questo mio viaggio letterario.

L’incontro con una persona come Terzani è un dono unico.

Il mio dilemma questa volta rimane: che libro vorrei leggere ora?

Vorrei continuare a leggere Terzani, ma stavolta prendo Volo. La domanda che mi faccio e’: ma nelle librerie in Italia e’ facile trovare i libri di Terzani, ci sono? A Mosca e’ sempre un vero problema trovare qualcosa stampato 2 anni prima. Proprio per questo motivo ora cerco di comprare subito i libri che mi interessano.

Allora, che dite? Trovo facilmente i libri di Terzani o sarebbe meglio acquistarli in un altro modo o ordinarli in anticipo via internet?

Amico polacco.

Oggi dopo tanto tempo ci siamo sentiti al telefono con il mio amico polacco. Henryk e’ una persona molto solare, sorridente, intelligente, molto attiva,  tanto tanto simpatica che non mai smette di scherzare.

Siamo stati un’unica volta in Polonia e di questo viaggio, che e’ durato solo 4 giorni, ho conservato solo dei bei ricordi. Il merito tutto e’ il suo e della  sua stupenda famiglia.

Sono sicura che i bei ricordi si creano dalle situazioni che viviamo in un Paese, dai posti che visitiamo e innanzitutto dalle impressioni ricevute dal contatto con la gente. Noi siamo stati molto fortunati a conoscere una certa parte di Polonia in compagnia di una persona stupenda.

Devo dire che per me il modo migliore per conoscere nuovi posti e’ quello assieme alle persone della zona. Nessuna guida riuscirà mai a farti sentire la vera atmosfera dei luoghi che visiti. Se capita, cerco di non perdere mai l’occasione di avvicinarmi a qualcosa di nuovo in compagnia della gente del luogo. Il vero piacere lo ricevi solo da quei viaggi dove hai avuto la possibilità di conoscere anche la gente.

Peccato che la mente non possa contenere tutte le lingue del mondo per poter parlare ai francesi in francese, ai cinesi in cinese, ai polacchi in polacco etc 🙂 Perché, secondo me, l’inglese non basta a comunicare tutto con tutti.

E voi che ne dite? 🙂

La lettura in italiano

Questi giorni sono pieni delle cose banali che ci accompagnano sempre. L’unico pensiero italiano che mi accompagna e’ Terzani e il suo ultimo libro che finisco di leggere oggi.

Devo dire che la lettura in italiano mi ha preso totalmente. Ricordo quel periodo quando ho inziato a studiare l’italiano e non mi veniva mai il desiderio di leggere in questa lingua. Magari c’erano troppe parole sconosciute che non riconoscevo nelle frasi, ma la ricerca di ogni parola nel dizionario mi portava tanta noia. Per questo motivo la lettura in italiano non mi ha interessato molto per tanti anni.

Poi, ho capito che anche il metodo della ricerca di ogni parola sconosciuta nel dizionario non era mica giusto. La saggezza viene con gli anni. E anche il desiderio di leggere nella mia lingua amata e’ venuto spontaneamente, magari nel tempo giusto. Ora leggo molto e sempre in italiano. Anche questo mi aiuta a capire e conoscere meglio la cultura italiana.

Ho un mezz’oretta di tempo libero… scappo a leggere ancora un pochino il libro di grande uomo italiano che e’ entrato per sempre nel mio cuore.

Il mio libro, Terzani, Niki De Saint Phalle e molto altro

Oggi un italiano, dopo aver letto il mio libro, mi ha detto che il mio stile di scrivere gli ricorda quello di Fabio Volo. Lo prendo come un complimento 😉 Volo mi piace sempre, sopratutto la leggerezza con cui scrive.

Ieri alla lezione d’italiano con la mia allieva, combattevamo con un testo che lei doveva tradurre. Ho scelto per lei un testo da un catalogo che ho acquistato nel mese di gennaio a Roma, alla mostra di Niki De Saint Phalle. Fare una traduzione letteraria non e’ mica facile, soprattutto se ogni frase contiene 5-7 righe. Mah, chi ha detto che lo studio e’ una cosa semplice 😉

Ogni minuto libero lo dedico alla lettura di Terzani. Sono veramente sorpresa e affascinata sia da lui che dal suo libro. Affascinata così tanto che non riesco neanche trovare le parole giuste per descrivere la mia ammirazione per questo uomo.

Spero di trovare in Italia tutti i suoi libri, perché il mio interesse per questa persona e’ immenso!

Sono contenta che almeno «Un altro giro di giostra» sia stato tradotto in russo e stampato! Ieri ho comprato altre 3 copie di questo libro per condividere questa mia scoperta con i miei amici russi.