Le bevande russe e non solo.

Le bevande russe


Sabato scorso a Mosca c’era una nostra amica italiana. Siamo usciti per cenare insieme a lei ed i suoi 8 amici italiani, che prima di quella sera avevano fatto un bel viaggio breve e interessante per qualche città russa. Tutti hanno voluto mangiare in un ristorante proprio russo e ne abbiamo scelto uno «russissimo» non tanto distante dal centro di Mosca.

Nessuno tra quella stupenda compagna ha voluto assaggiare le tipiche bevande russe analcoliche. L’unica bibita che conoscevano tutti era la vodka! Essa e’ stata assaggiata dalla meta’ della nostra compagnia 😉
… così, per curiosità e per sapere com’e’ la famosa bevanda russa.

Nell’epoca di coca cola e pepsi cola molti dimenticano, e certi neanche conoscono, che esistevano ed esistono ancora altre bevande buonissime e salutari rispetto a quella americana che e’ andata dappertutto.

Ad esempio, nella Russia antica tutti preparavano Kvas e Mors. Kvas si faceva dal pane nero,invece Mors si preparava dai mirtilli di palude. Le continuano a fare ancora oggi e sono molto amate e conosciute in Russia.

Se Kvas e Mors sono le bevande che provengono dalla Russia antica, Tarkhun e Baikal sono dell’epoca sovietica, e sono non meno buone e salutari, perché anche quelle si preparano con ingredienti naturali. Proprio Baikal, secondo me, potrebbe fare una vera concorrenza alla bibita americana!

Vi ho raccontato delle bibite russe, quelle che magari non conoscete ma che potete assaggiare un giorno, quando verrete in Russia.

E in Italia, quali bevande analcoliche erano popolari prima che coca cola colpisse anche la nazione italiana?

Il design e la bellezza.

De Longhi


Oggi in un negozio di elettrodomestici non sono riuscita ad andar via senza
comperare due splendide cose da De Longhi. Non ne avevo tanto bisogno, ma la bellezza e la straordinarietà di questi oggetti erano veramente particolari.

De Longhi

Klin.Casa-museo di Ciaikovskij.

Klin.Casa-museo di Ciaikovskij.


Cari lettori del mio sito. Vi invito di visitare la nuova pagina del mio sito dedicata al grande compositore russo Pietr Iliic Ciaikovskij ed alla sua casa a Klin.
http://amoit.ru/Viaggi/Klin/klin.html

BUONA PASQUA!

Le uova decorate ed i panettoni tradizionali per la Pasqua.


Il 24 aprile tutto il mondo cattolico festeggia la Pasqua. Quest’anno anche gli ortodossi la festeggiano nello stesso giorno.

Tutti conoscono la storia di questa festa, una tra le più importanti dell’anno, ma forse non tutti sanno come si festeggia in Russia. Le tradizioni più o meno sono simili.

Per la Pasqua in Russia c’e’ la tradizione di fare le decorazioni delle uova, preparare il panettone di Pasqua e cucinare un dolce tipico di questa festa che ha lo stesso nome della Pasqua. Questo dolce si prepara con la ricotta, il burro, la panna, le uova, lo zucchero, il latte, le noci e la frutta secca.

Nella Russia antica la gente celebrava questa festa con tanto piacere ed allegria. Andavano a trovare i loro amici, si scambiavano le uova decorate, i panettoni e cucinavano i piatti tradizionali. Esistevano anche i giochi tipici da fare in questo giorno.

In ogni chiesa, per Pasqua suonavano le campane e facevano la messa festiva.

La gente in questo giorno si saluta con le parole: «Cristo e’ risorto!» E tutti rispondono: «E’ veramente risorto!»
E’ la forma augurale per la Pasqua ortodossa.

E voi, come festeggiate la Pasqua e quali tradizioni esistono in Italia?

La casa-museo di Ciaikovskij a Klin.

Pietr Ciaikovskij

Quando ero bambina ci andavo ogni anno. Certe volte mi succedeva di andarci anche 2 volte all’anno. Questo per l’amore per la musica classica che era in me, assieme con la passione per le musiche dei due più grandi compositori del mondo: Pietr Ciaikovskij e Giuseppe Verdi.
Nei lontani anni della mia infanzia sovietica non potevo neanche immaginare di andare un giorno a Sant’Agata per vedere la casa di Verdi, mentre la casa di Ciaikovskij mi è sempre stata vicina.
L’antica città russa di Klin e’ situata a una distanza di 65 km da Mosca. Qui, il grande compositore russo Pietr Ciaikovskij comprò una casa dove visse gli ultimi anni della sua vita.
Negli anni della seconda guerra mondiale questa casa di Ciaikovskij ha sofferto tanto. Sembra incredibile che in soli 3 giorni, senza l’aiuto di nessuno (perché non era rimasto nessuno nella tenuta), uno dei nipoti del compositore e’ riuscito ad impacchettare e trasportare da solo tutte le cose, i numerosi mobili, la biblioteca, tutto l’arredamento della casa a Votkins, sugli Urali. Così ha salvato per la storia le uniche vere testimonianze che ora ci aiutano a capire la vita del grande compositore russo in questa antica città russa.
Oggi, dopo tanti anni, sono di nuovo tornata in questi posti e mi e’ venuta in mente l’idea di raccontarvi di essi e farvi vedere con le fotografie questa stupenda casa di Pietr Ciaikovskij.
Il nuovo articolo, dedicato a questa casa-museo, leggetelo nei prossimi giorni sulle pagine del mio sito.
Vi auguro di visitare Klin e la casa-museo di Ciaikovkij in una delle vostre visite a Mosca e in Russia!
Tutte le informazione sul museo le troverete nel mio articolo.

Torre del Lago e Puccini.

Giacomo Puccini

Dopo un mese di lavoro e di viaggi passato su e giù per l’Italia torno finalmente al mio diario italiano.
Ho molti pensieri e comincio oggi dalla visita a Torre del Lago.

Una volta ho sentito dire che quelli che amano le musiche di Verdi non sopportano quelle di Puccini. All’inizio ero d’accordo con questo pensiero, chissà dove sentito, ma ho cercato lo stesso molte volte di trovare una smentita a questo detto.

Vi dico la verità, l’amore per le musiche di Puccini non ha ancora bussato nella porta del mio cuore. Mi bastano 15 minuti e poi la mia mano cerca di spegnere il lettore cd per mettere su un’altra musica. Ma ho tanta pazienza e riprovo ogni tanto. Sono testarda e cerco di capire per me stessa se e’ vero che per me, che adoro Verdi, e’ impossibile amare anche Puccini.

Questa volta siamo andati a visitare la villa Puccini a Torre di Lago che non e’ tanto distante né da Lucca, dov’e’ nato il grande compositore, né da Viareggio, dove ha vissuto gli ultimi anni.

Qualche pensiero dopo la visita:

— ancora non riesco a capire perché ci hanno chiesto di spegnere i nostri cellulari prima di entrare dentro la casa di Puccini
— il personale, che sono 2 ragazze, non smetteva di chiacchierare ad alta voce ed essere sempre vicino a noi (magari, dopo la nostra visita non trovano più il fucile di Puccini o chissà cos’altro…)
— voi sapete che la tomba di Puccini, sua moglie, suo figlio e della moglie di suo figlio si trovano dentro casa? Allora da oggi lo sapete!… Trovo strano, veramente strano, costruire la «chiesa» in una delle stanze della villa..boh..
— il tempo che ti danno per visitare la villa non deve superare i 40 minuti. Ma che? Siamo a Mantova nella stanza degli sposi e guardiamo gli affreschi di Mantegna (dove la visita non deve superare 5 minuti per ragioni obiettive) o siamo a Santa Maria delle Grazie per vedere «L’ultima cena» di Leonardo (dove per le stesse ragioni la visita non supera i 20 minuti)? Cosa si rovina nella villa di Puccini se ci rimango più di 40 minuti??? Sinceramente non lo capisco. Da quello che ho visto si rovina da sola e la presenza della gente dovrebbe essere gradevole, invece…

Viene in mente un unico pensiero:
se la proprietà fosse dello Stato e non della nipote di Puccini, la villa magari potrebbe essere diversa, senza quelle due donne le cui bocche non si chiudono un attimo, senza limiti per le visite e ovviamente non dovrebbe costare 98 euro la visita con la guida.
Ma sono sempre i miei pensieri. Qualcuno può non essere d’accordo con me ed avra’ le sue ragioni.

In Italia. In una libreria fiorentina.

Fedor Dostoevskiy «I fratelli Caramazof» 4.5 euro
Fabio Volo » Il tempo che vorrei» 18 euro

AIUTIAMO INSIEME AI BAMBINI.

Marina Nikolaeva, Grande Leonardo, viaggio culturale e polizia

«Grande Leonardo, viaggio culturale e polizia».

Come sono gli Italiani dal mio punto di vista e quali storie, buffe e a volte commoventi, abbiamo vissuto nei 15 anni delle nostre vacanze in Italia: tutto questo potete leggerlo qui.
Potrei chiamare questa collezione di racconti un “semplice diario italiano”. Saro’ contenta se la lettura di questo libretto vi portera’ un po’ di allegria, se vi fara’ sorridere e forse magari anche riflettere un po’.
Non e’ un progetto commerciale. Volendo realizzare qualcosa di piu’ di un semplice libro di memorie, ho pensato dare a questo progetto un senso piu’ significativo: il ricavato della vendita sara’ devoluto in beneficienza a un ospedale pediatrico di Mosca:

Ospedale clinico cittadino per bambini MOROZOV
119049 Mosca, quarto vicolo Dobrynenskiy, bld 1/9
Unità operativa ematologica N14

Se qualcuno di voi volesse partecipare a questo progetto, per qualsiasi informazione sull’acquisto del libro e la gestione del ricavato, puo’ contattarmi via e-mail all’indirizzo info@amoit.ru

Il prezzo inclusa la spedizione via posta e’ 10 euro.

IL 2011 SARA’ L’ANNO DELLA CULTURA E DELLA LINGUA RUSSA IN ITALIA E DELLA CULTURA E DELLA LINGUA ITALIANA IN RUSSIA.

In Italia. Milano. Il teatro di Giorgio Strehler. Eduardo De Filippo «Le bugie con le gambe lunghe».

Eduardo de Filippo, Le bugie con le gambe lunghe

Sono finite le vacanze italiane e torno ai miei articoli italiani e al mio diario italiano.

 

Un evento di questo viaggio in Italia e’ stato la visita di un teatro conosciuto in tutto il mondo, un teatro con una grande storia, che e’ stato creato nel lontano 1947 da due grandi italiani Paolo Grassi e Giorgio Strehler.

Lo spettacolo e’ stato divertentissimo. In certi momenti mi venivano le lacrime dal riso.

L’unica cosa che non abbiamo capito: perché il pubblico italiano entra nella sala con i vestiti in mano e non li lascia in guardaroba? In Russia nessuno si permette di entrare nella sala del teatro vestito con il cappotto o la pelliccia. Il galateo e il rispetto verso gli attori e’ sempre al primo posto. Come si dice da noi, il teatro e’ un tempio dell’arte.