Una stupenda mostra a Mosca.
Zaborka (sing. la zaborka /pl. le zaborke).
Il dizionario di lingua russa spiega questa parola così: La zaborka e’ un tramezzo di legno che divide l’isba in due parti.L’isba e’ un’antica casa di legno abitata dai contadini della campagna russa. In questo album ci sono le fotografie di una esposizione sulle zaborke russe della fine dell’Ottocento — l’inizio del Novecento. E’ una collezione privata che era esposta in una galleria di Mosca. Tutti gli oggetti di questa stupenda mostra sono stati trovati nella Russia settentrionale. Nelle isbe contadine, le zaborke facevano anche parte della decorazione dell’abitazione di campagna. A parte le zaborke, nelle fotografie ci sono anche gli altri oggetti che si usavano nella casa russa.L’arte contadina e’ sempre una meraviglia della cultura russa. Guardate gli arabeschi, gli animali antichi, gli uccelli favolosi con cui avevano dipinti questi oggetti della russa vita antica. Io trovo splendida questa semplice decorazione e spero che piaccia anche a voi.Buona visione e benvenuti nella Russia antica!
Tutte le fotografie si puo’ vederle nel foto album: http://amoit.ru/gallery/1169/
L’avviso!
Finalmente ieri siamo riusciti a realizzare delle foto, parte di un grande progetto che sto preparando per il mio sito «Un viaggio chiamato Russia». Lo chiamo grande perché c’e’ molto da fare. Sul sito scrivo in genere delle cose che piacciono proprio a me. A Mosca, tra diversi posti per me interessanti, adoro tornare in un certo museo. Ieri ci siamo finalmente andati per fare un sacco di fotografie della esposizione fissa. Ora manca l’articolo dedicato a questo stupendo museo, di cui pochi turisti sono a conoscenza, perché non e’ così famoso come i musei del Cremlino, ma non certo meno interessante!
Ieri, in quel museo (il suo nome lo tengo segreto per un po’), abbiamo visitato una nuova mostra dedicata al Giappone.
In attesa del nuovo articolo con numerosissime foto, guardate qualche foto di quella esposizione giapponese.
Le statue.
Mi piacciono i palazzi vecchi. Una volta, camminando per una via di Mosca,ho alzato la testa e sul davanzale al quarto piano ho visto un busto di gesso. Mi guardava dalla finestra, ed in questa immagine c’era qualcosa di particolare, mai visto prima.
Da quel giorno i busti «mi seguono» dappertutto! 🙂 Magari li seguo io, e questa immagine che mi guarda dalle finestre e’ veramente spettacolare.
Ora anche sul mio davanzale c’e’ la testa di Afrodite.
Quando siamo andati a Stoccolma, ho fatto uno scatto improvviso di una finestra. Il risultato, che ho visto dopo sul monitor del mio computer, non era per niente male: il busto di un piccolo angelo o bambino dietro la finestra sporca. Ma questa assenza di un vetro pulito apporta alla fotografia un vero effetto di antichità.
Due mesi fa a Carrara faceva un tempo bellissimo, la primavera si avvicinava e il sole era già caldo e forte. Non avevo mai visto questa città sotto i raggi del sole. In una via poco distante dal centro, sono stata colpita da una visione. Dalle finestre del terzo piano di un palazzo storico, si vedevano grandi statue di gesso. Il vetro delle finestre non era trasparente e per questo motivo le immagini erano sfocate, ma così sembravano più artistiche ed erano veramente fantastiche! Dall’altra parte di questo palazzo abbiamo trovato l’ingresso con il cartello «Accademia d’Arte». Non sono più riuscita ad andar via senza provare a chiedere il permesso di entrare e visitare questo posto. I signori dentro sono stati gentilissimi ed abbiamo visto ancora tante belle cose. Ma quella vista delle grandi statue antiche, dalle finestre, sotto i raggi del sole, non l’ho mai dimenticata!
Forse ho «beccato» la mania delle finestre artistiche con i busti sui davanzali che guardano dalla finestra 🙂
Guardate da soli!
Da Milano.
La borsa, il divano e il buon gusto italiano.
In Italia guardo sempre la gente. E’ il soggetto per me più interessante dopo l’arte italiana. Guardo com’e’ vestita, come porta gli accessori, come combina i colori dei vestiti etc. La gente italiana ha un vero talento per essere elegante e saper combinare i colori. Certamente anche tra gli italiani ci sono quelli che sembrano scappati dall’arena del circo e sono vestiti di tutti i colori mescolati, ma la maggior parte e’ elegante.Un giorno in un negozio di una città italiana, non mi ricordo più quale, ho visto una donna giovane vestita semplicemente: pantaloni classici,giacca, sciarpa, scarpe col tacco basso. I colori dei suoi vestiti erano opachi e l’unica macchia vivace era la sua borsa. Non ho potuto dimenticarla(la borsa naturalmente ;-), ma anche la donna era molto elegante!). Era un gran bel fiore di rosa fatto di pelle. Aveva una misura media ed era veramente molto bella e straordinaria.Perché l’ho ricordata? Perché oggi, mettendo in ordine numerose fotografie scattate in Italia, ne ho visto una con un divano-rosa. Mi ha ricordato quella bellissima borsa 🙂
Meglio tardi che mai!
Non so proprio perche’ nel nostro appartamento abbiamo il televisore. Magari ce l’abbiamo per guadare per caso i veri capolavori del cinema italiano 🙂 Proprio questo mi e’ successo ieri sera, quando dopo aver guardato un film in DVD, ho accesso il televisore per «provare il telecomando». «Gruppo di famiglia in un interno» di Luchino Visconti, ecco cosa ho trovato li’, nel mio televisore. Come mai i film migliori li danno sempre all’una di notte? Ecco perché non guardo la tv. Ma questo e’ un altro argomento.
Ora vorrei parlare proprio del film. Ho cominciato a guardarlo per caso e non dall’inizio, ma dalla prima inquadratura che ho visto sono rimasta incollata allo schermo! GRANDIOSO!
Come mai, io che guardo sempre tutti i film italiani non ho mai visto questo capolavoro?
Veramente! Meglio tardi che mai!
MOD design, Karim Rashid e Philippe Starck.
«MOD design» e’ un centro del design moderno a Mosca. E’ stato progettato da una mega star del design industriale contemporaneo, Karim Rashid.
Alla prima mostra nel nuovo centro per i visitatori, sono stati presentati numerosi lavori di Karim Rashid.
Devo dire che e’ stato molto interessante vedere dal vivo diversi oggetti visti spesso solo nelle riviste o nei libri sul design industriale.
Due mesi prima della nostra visita a MOD design, siamo andati per curiosità nel nuovo show-room di Kartell, che e’ stato aperto a Mosca nel mese di novembre dell’anno scorso. Siamo rimasti un pochino delusi per diversi motivi. Ma ho ricordato questa nostra visita a Kartell solo perché sulla mostra di Rashid mi e’ venuto un pensiero semplice: «Certe sedie di Philippe Starck sembrano solo da guardare, ma non da usare, invece tutte le cose presentate nella mostra di Karim Rashid sono certamente da usare con grande piacere e spero con comodità».
Naturalmente non pretendo di aver ragione. Tutti e due sono già leggende del design industriale mondiale e io non sono per niente un’esperta 😉 Sono una tra i molti ammiratori di queste due mega star: di Rashid per i suoi oggetti e di Starck per i suoi capolavori e la sua persona.
Aveva ragione Federico Fellini, quando non volle lavorare a Hollywood.
Aveva ragione Federico Fellini, quando non volle lavorare a Hollywood. «Sono italiano e non so fare i film americani», disse.
Neanche Marcello Mastroianni andò mai a lavorare in America, invece Sophia Loren non si è privata di questa possibilità.
Ieri abbiamo visto «La contessa di Hong Kong». E’ un vero film americano fatto dal grande Charlie Chaplin con due mega star: Marlon Brando e Sophia Loren.
Stavo guardando questa stupida commedia americana e pensavo: «La Loren e’ una grandiosa attrice in ogni film italiano, ma in questo film americano e’ solo una bella donna».
Aveva ragione Federico Fellini, quando non volle lavorare a Hollywood 😉