La solita giornata. Seconda parte.

"Arte e Motori"

Alle 17 dello stesso giorno in palazzo Ducale e’ stata inaugurata la mostra «Arte e motori». E’ una buona iniziativa.
Ogni anno il 15 settembre a Lucca viene organizzata una esposizione di auto storiche. Nello stesso giorno si possono vedere dei pittori piu’ o meno conosciuti che le ritraggono. Qualche giorno dopo queste opere si possono ammirare e comprare ad “Arte e motori». Il ricavato della vendita’ e’ devoluto in beneficienza.

Abbiamo partecipato a questa iniziativa sia l’anno scorso sia quest’anno.

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"Other Worlds"

"Other Worlds"

"Other Worlds"

Vorrei aggiungere ancora qualche parola su altre tre mostre: una di James Coignard, l’atra di Annamaria Buonamici e la terza in Villa Bottini intitolata «Other Worlds».

La mostra di Coignard l’ho capita poco ma mi sono piaciute le sculture di vetro. Invece l’esposizione dei dipinti su vetroresina di Annamaria Buonamici nella chiesa di Santa Giulia era veramente interessante. Lei dipinge ad olio sul retro di pannelli di vetroresina. I quadri della Buonamici sono ispirati dalla natura e, oltre ad essere particolari per la tecnica, sono speciali anche per le combinazioni dei colori. Non abbiamo capito l’arte moderna di Coignard ma quella della Buonamici mio marito l’ha chiamata vera arte moderna.

La mostra «Other Worlds» presenta le opere di alcuni pittori italiani tra cui: Daniela Caciagli, Riccardo Corti, Marco Manzella, Guido Morelli, Armando Orfeo e Valente Taddei. Direi che e’ una mostra piacevole da visitare sia per il contenuto sia per il posto dov’e’ organizzata. In Villa Bottini il gallerista viareggino Gianni Costa usa lo spazio sottoterraneo. Lo trovo semplicemente fantastico. Dopo la visita al palazzo reale a Racconigi mi affascinano molto le cucine d’epoca delle ville italiane ;-).

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La giornata e’ terminata con un evento di musica jazz organizzato dall’Istituto Boccherini. Il Joel Holmes Quartet ha dato un splendido concerto all’auditorium del Suffragio: Joel Holmes al pianoforte, Klaus Lessmann al sax, Gabriele Evangelista al contrabbasso e Walter Paoli alla batteria. Con questa iniziativa l’Istituto ha inaugurato il nuovo anno nonche’ il primo anno di insegnamento della musica jazz.

La solita giornata. Prima parte.

Il 22 settembre sono cominciate le vendite dei biglietti al teatro del Giglio per la nuova stagione lirica. Alle 10 di mattina al botteghino c’era gia’ una folla di appassionati. Quando l’ho vista, ho pensato che la nostra intenzione di ascoltare finalmente un’opera di Puccini rischiava di non realizzarsi. Quest’anno vorrei capire se e’ vero che chi ama le musiche di Verdi non gradisce quelle di Puccini 😉

Sono ritornata alle casse un minuto prima della pausa pranzo con poca speranza di trovare due biglietti. Invece sono stata fortunata. Domenica prossima ci aspetta «Tosca».

Il pomeriggio abbiamo fatto una passeggiata per la citta’. In piazza Anfiteatro sono entrata in un negozio di giocattoli. C’erano cose simpatiche, ma la commessa, o forse era la padrona, ci ha fatto una brutta impressione. Ha sentito che parlavo con mio marito in russo ed ha deciso di rispondermi nella stessa lingua informandoci che anche lei era russa. Purtroppo la conversazione con questa signora non e’ stata piacevole. Mi sono antipatici i russi che parlano male del loro Paese, quelli che l’hanno lasciato per qualsiasi motivo e vivono altrove. Magari stanno bene qua, ma parlare solo delle cose negative della loro patria e generalizzare non e’ mica giusto. In ogni Paese ci sono cose positive e negative. Secondo me non e’ corretto fare dei paragoni senza cercare di analizzare e capire il perche’ .

Mi dispiace se la signora parla male del suo Paese anche tra gli italiani e se per colpa sua loro hanno un’impressione sbagliata della Russia. Ma ora basta parlare di lei…

Avete mai camminato da Viareggio a Lido di Camaiore lungomare?

 

Lido di Camaiore

Avete mai camminato da Viareggio a Lido di Camaiore lungomare? Ancora no?
Allora ve lo consiglio! Il molo a Lido di Camaiore e’ un vero «oggetto cosmico» dove vorrei stare ore e ore a guardare il mare!

Se invece fate queste passeggiate anche voi, allora potete condividere la mia gioia.

Ho raccontato della nostra giornata e della camminata da Viareggio a Lido alla mia amica Marina. Mi ha ascoltato e ci ha proposto di andare a piedi a cena da lei e tornare a casa allo stesso modo ;-).
15 km non ci fanno certo paura perche’ a volte ne facciamo anche 28.

Magari la prossima volta andiamo a piedi Lungomare da Viareggio a Marina di Carrara ;-).

Vi piacere di piu’ ricevere o fare regali?

La casa di un grande pittore russo Viktor Vasnetsov.

 

Qualche giorno fa siamo andati in un piccolo museo di Mosca. Da bambina mia nonna mi portava spesso in questo posto. Lei abitava in un palazzo vicino al museo. Non ci tornavo da 30 anni. Questo museo e’ la casa di un grande pittore russo, Viktor Vasnetsov. Si trova al centro della citta’ ed e’ nascosta tra gli alti palazzi moderni.

La casa e’ stata progettata dal pittore e ha la forma di un’antica casa russa delle favole, che nella lingua russa si chiama Terem.

Questo tipo di case lo trovo molto speciale e accogliente. Tempo fa le facevano di tronchi d’albero. Cosi’ se un giorno andate alla casa museo di Vasnetsov a Mosca potete vedere un bell’esempio di una vera antica casa russa.

Qui il pittore visse dal 1894 e vi mori’ nel 1926.

Purtroppo nel museo e’ vietato fare le fotografie, anche quelle a pagamento. Lo trovo strano e fuori senso ma questo non cambia niente. Per questo motivo non riesco a farvela vedere dentro. Se siete appassionati di pittura russa della seconda meta’ dell’Ottocento-prima meta’ del Novecento e siete curiosi di vedere la casa della famiglia Vasnetsov, benvenuti in vicolo Vasnetzova, 13.

Tra gli ospiti di questa casa negli anni ci sono stati: Anton Chekhov, Maksim Gorky, Fedor Shalyapin, Pavel Tretyakov, Boris Levitan, Valentin Serov, Ilya Repin, Vasilij Polenov, Vasiliy Surikov.

Il pittore costrui’ la casa dei suoi sogni dove visse 32 anni e l’amo’ molto.

Qui al secondo piano si trova la sua bottega, dove sono stati dipinti molti quadri. Certi si trovano nella Galleria Tretyakov e gli altri li potete vedere nelle stanze della casa. Tra le cose interessanti da vedere e’ l’arredamento: le stufe russe, i mobili di legno fatti a mano nelle famose botteghe di Abramtsevo, tutti sono veri pezzi d’artigianato artistico.

Oggi e’ il 1 settembre!


Oggi e’ il 1 settembre!

In Russia e’ «il giorno delle conoscenze». E’ anche il primo giorno d’autunno.

Ogni anno in questo giorno tutti gli scolari e gli studenti cominciano il nuovo anno di studi a scuola e all’Universita’.

Da noi il 1 settembre e’ una vera festa. Ho finito l’Universita’ 15 anni fa e la scuola quasi 20 anni fa ma ancora oggi sento l’atmosfera festiva di questo giorno. La sento magari perche’ vedo gli scolari che alle 8 di mattina vanno in fretta a scuola con mazzi di fiori in mano. Tutti sono eleganti, allegri.

Molti anni fa quando io andavo a scuola, nelle scuole russe tutti gli scolari avevano la divisa: le ragazze portavano un abito di colore marrone scuro, un grembiule nero per ogni giorno feriale e bianco per le giornate di feste. Indossavano inoltre baverine bianche, che andavano molto bene con il marrone scuro dell’abito. I ragazzi invece portavano una divisa di colore blu scuro: pantaloni e giacca.

Ormai da 25 anni nella scuola russa non esiste piu’ la divisa. Secondo me e’ un peccato perche’ quella della mia vita da scolara mi piaceva molto e nelle vie delle citta’ potevi subito riconoscere gli scolari 🙂

La storia di un violino Stradivari, di un romanzo e di una Collezione Statale che suona.

Museo Centrale Statale della Cultura Musicale M.I.Glinka

Al Museo Centrale Statale della Cultura Musicale M.I. Glinka a Mosca e’ esposto uno Stradivari appartenuto al grande violinista sovieticoDavid Oistrakh. E’ particolare non solo perche’ e’ uno strumento fatto dal grande Antonio Stradivari ed e’ stato suonato da molte persone famose, ma anche per una storia successa nel 1996.

Nel 1972 in USSR pubblicarono il romanzo dei fratelli Arkady e Georgy Vainer «La visita al Minotauro». E’ un giallo che racconta la storia del furto dello Stadivari del protagonista del romanzo, il famosissimo violinista sovietico Lev Polyakov.

Nel lontano 1968, tutte le riviste mondiali pubblicarono una notizia sensazionale: dall’appartamento di David Oistrakh a Mosca erano state rubate tante cose preziose e tanti soldi ma i ladri non avevano preso il suo violino. Non erano stati cosi’ intelligenti da riconoscere il valore dello strumento. Dopo qualche mese tutto fu ritrovato e tutte le cose rubate tornarono ad Oistrakh.

Questa storia divento’ la base del romanzo «La visita al Minotauro». I fratelli Vainer cambiarono il nome «David Oistrakh» in «Lev Polyakov» e nel loro romanzo i ladri presero anche lo Stradivari dall’appartamento del protagonista.

Devo dire che il giallo e’ molto interessante perche’ racconta la vita del maestro Stradivari e l’indagine stessa.

Nel 1987 in USSR da «La visita al Minotauro» e’ stato tratto anche un film omonimo, diretto da registi sovietici, che ha avuto un grande successo. L’ho visto molte volte anch’io. E’ uno tra i gialli televisivi piu’ interessanti ed e’ recitato da attori celebri.

Ma il destino e’ stato crudele e dopo il grande successo del film, nel 1996 il mondo seppe di una vera sparizione dello Stradivari di Oistrakh dal Museo Glinka. Nella notte del 23 maggio 1996, insieme allo Stradivari, fu anche preso un violino del famoso maestro tedesco Yakob Shtainer. Furti di Stradivari sono accaduti spesso e in diversi Paesi del mondo, e ogni volta i violini sono stati ritrovati. Dopo quasi 2 anni ritrovarono anche questi strumenti.

Lo Stradivari di David Oistrakh (del 1671) torno’ nella esposizione del museo della Cultura Musicale dove lo potete vedere ora.

Devo dire che la storia della fondazione di questo museo e della Collezione Statale degli strumenti ad arco (viole, violini e violoncelli) e’ molto interessante.

Nel lontano 1878, il negoziante moscovita Konstantin Tretjakov dono’ al Conservatorio di Mosca la sua collezione di preziosissimi violini (15 strumenti). Konstantin Tretjakov non era un parente di Pavel Tretjakov, un altro mecenate russo che tutti conoscono per la sua collezione di pittura russa. Questa fu un regalo di Pavel alla sua citta’, e piu’ tardi fu la base
della famosa Galleria Tretjakov. Konstantin era solo un omonimo di Pavel ma tutti e due fecero molto per il loro Paese e per Mosca. Tutti e due furono dei grandi mecenati.

Allora, nel 1878 Konstantin Tretjakov regalo’ la sua Collezione al Conservatorio di Mosca ad una sola condizione: «Gli strumenti non possono mai essere venduti o scambiati con altri; devono rimanere sempre di proprieta’ del Conservatorio ed essere usati dagli studenti piu’ poveri ma bravi».Nel 1919 in USSR decisero di fondare una Collezione Statale di strumenti ad arco, per preservarli e prestarli agli studenti e ai musicisti piu’ bravi.

La collezione di Konstantin Tretjakov, che conteneva dei violini Stradivari, Amati, Guarneri, Bergonzi, Albani, Grancino, Maggini, nel 1919 divento’ parte della Collezione Statale. Nel 1924 la Collezione conteneva gia’ 111 strumenti ad arco. Nella Seconda Guerra Mondiale gli strumenti furono portati sugli Urali. Dopo la fine della guerra, furono tutti riportati a Mosca.

Nel 2009 la Collezione Statale ha compiuto 90 anni. In vari musei di Mosca, ed anche in Italia, a Cremona, hanno organizzato mostre dove sono stati esposti numerosi strumenti della Collezione, tra cui 11 violini Stradivari, dei violoncelli Amati, dei violini Guarneri del Gesu’. E’ difficile vedere tutti questi tesori insieme in una mostra perche’ non li espongono quasi mai.

Ma questi strumenti possono anche essere ascoltati! La Collezione Statale di strumenti ad arco e’ l’unica collezione nel mondo che suona! Gli strumenti non sono esposti dentro le vetrine dei musei ma suonano nelle mani dei piu’ bravi musicisti russi, partecipano a concorsi musicali di importanza mondiale. Come fu deciso da Konstantin Tretjakovo ormai 125 anni fa, questi strumenti vengono dati ai piu’ bravi scolari e a celebri musicisti russi per essere suonati. Negli anni, gli strumenti di questa collezione sono stati suonati dai grandi: David Oistrakh, Mstislav Rostropovic, Leonid Kogan, Vladimir Spivakov, Yrij Bashmet e molti altri.

Gli strumenti fatti dai grandi maestri devono essere suonati, altrimenti muoiono!

Nel 2010, 300 violini, viole e violoncelli sono stati spostati dalla Collezione Statale al Museo Statale della Cultura Musicale M.I. Glinka e speriamo che nel 2012, quando il museo compira’ 100 anni, gli strumenti costruiti dai grandi liutai italiani, suonati anche dai grandi musicisti russi, siano di nuovo mostrati al pubblico.

Leggere articolo sul sito «Un viaggio chiamato Russia»:  http://www.amoit.ru/CulturaRussa/MuseiMosca/MuseoMusicale.html
Guardare le fotografie: http://amoit.ru/gallery/1419/

Cosa sanno gli Italiani della Russia?

Molti Italiani pensano CHE:

— San Pietroburgo e’ una vecchia e l’unica citta’ «europea» che si trovva sul territorio russo

E NON SANNO CHE San Pietroburgo e’ stata fondata da Pietro il Grande nel 1703 e ha solo 309 anni

— in Russia d’estate fa molto freddo

E NON SANNO CHE d’estate le temperature a Mosca sono +35C

— d’inverno in Russia c’e’ un freddo cane

E NON SANNO CHE per sentire il freddo russo in Italia basta andare ad esempio a Cervinia (-10C sono molto meglio di -1C con umidita’ pazzesca)

— la Russia e’ un Paese molto molto lontano e si trova chissa’ dove

E NON SANNO CHE ci vogliono 3 ore e 40 minuti per venire in aereo sia a Mosca sia a San Pietroburgo da qualsiasi citta’ italiana

Volete continuare la mia lista? 😉 Cosa ancora non sanno gli italiani della Russia? 🙂

Ci sono gli italiani che prendono il te’ ? ;-)

Oggi mentre facevo un dolce, ho pensato delle bevande calde che prendono in Russia e in Italia.
In Russia i dolci, spesso li accompagniamo con  una tazza di te’. Questa nostra tradizione gli italiani la trovano strana perche’ in Italia i dolci mangiano da soli dopo i secondi piatti.
Ci sono gli italiani che prendono il te’ ? 😉

Museo Centrale Statale della Cultura Musicale M.I. Glinka a Mosca.

Museo Centrale Statale della Cultura Musicale M.I. Glinka a Mosca

Per molti hanni siamo passati davanti ad un museo nel centro di Mosca. Ogni volta mi dicevo che un giorno bisognava andare a visitare questo palazzo e vedere cosa si trova dietro le sue porte. Ieri pomeriggio siamo finalmente andati al Museo Centrale Statale della Cultura Musicale M.I. Glinka dove abbiamo visto una stupenda collezione di strumenti musicali.

La collezione di rari strumenti musicali e’ stata raccolta a partire dal 1912 presso il conservatorio musicale di Mosca e nello stesso anno hanno organizzato il museo. Questo ha cambiato diverse volte la sua ubicazione e finalmente nel 1980 si e’ trasferito in un palazzo moderno costruito in via Fadeeva,4.

Per ora la collezione include di piu’ di 900 strumenti musicali da tutto il mondo, da quelli antichi a quelli moderni: dall’Asia, dall’Europa, dall’America Latina, dall’India, dal Kazakistan, dalla Mongolia e dalla Cina, dalla Germania e da tanti altri paesi del mondo.

Una parte di questa esposizione e’ dedicata al grande violinista sovietico David Oistrakh. Dopo la sua morte, la famiglia del musicista ha donato al museo la collezione delle sue lettere, le medaglie, gli oggetti personali, i manifesti. Tra le cose piu’ preziose c’e’ un violino fatto da Antonio Stradivari nel 1671. Questo violino era di proprieta’ della regina del Belgio Elisabetta. Lei suonava molto bene il violino, era amante della musica classica e amica del grande violinista e nel suo testamento ha lasciato il suo Stradivari a David Oistrakh. Dopo la morte del violinista la sua famiglia ha donato questo strumento al museo.

Nella collezione del museo ci sono ancora una viola Stradivari, un violino Giuseppe Guarneri e un violino Antonio e Girolamo Amati. Credo sia una cosa eccezionale da vedere per tutti gli appassionati di violino e per tutti i musicisti che suonano questo favoloso strumento musicale.

La collezione contiene anche due organi (uno antico costruito da un artista tedesco Friedrich Ladegast e l’altro contemporaneo), dei clavicembali, dei pianoforti di diverse epoche, qualche organetto a manovella. Potete vederci anche uno strumento musicale straordinario per la musica elettronica costruito da un ingegnere russo, Lev Termen, nel 1919 e che si chiama Termenvox. E’ un vero dispiacere che al museo non mostrino come si suona questo strumento unico. Ancora quasi 100 anni dopo la sua costruzione, questo strumento rimane particolarissimo ed e’ molto interessante da vedere, da ascoltare e certamente da capire come funziona! Lo so che e’ molto difficile imparare a suonarlo: nel mondo ci sono poche persone che sanno suonarlo bene.

Al museo c’e’ anche una sala concerti dove organizzano sempre concerti di musica organistica e non solo.

Per tutti gli amanti della musica, per i musicisti, per i bambini e per tutti interessati! La visita di questo posto magico senza nessun dubbio arricchisce il vostro viaggio nella capitale russa.

Per vedere le fotografie del museo : http://amoit.ru/gallery/1419/
Pagina sul sito «Un viaggio chiamato Russia» : http://amoit.ru/CulturaRussa/MuseiMosca/MuseoMusicale.html

P.S.A tutti gli interessati, vi propongo di guardare questo video (nella seconda meta’ si puo’ vedere come suonano il Termenvox): http://www.youtube.com/watch?v=UAQChI7Yq-I&feature=related

Il sito ufficiale del museo: http://www.glinka.museum/index.php

Visita 3D per le sale del museo: http://www.glinka.museum/photo/3d/

L’indirizzo: Mosca, via Fadeeva, 4.

L’orario: sabato, domenica 12-19
martedi’, mercoledi’, venerdi’ 11-19
giovedi’ 11-21

Per le informazioni: tel. 007-495-739 6226

Le casse: tel. 007-495-7393985 dalle 10.30 alle 18.30