Il design industriale italiano a Mosca.

 

MUSEON.

Mosca, il parco Museon

Il Museon è un parco-museo che si trova a Mosca sul lungofiume Krymskaja. E’ stato fondato dalla associazione moscovita «Museon» nell’anno 1992. «Museon» è una antica parola greca che si traduce come «ll tempio delle arti». Il parco Museon è un museo della scultura, l’unico all’aperto in Russia. Nella collezione di questo museo straordinario ci sono circa 700 oggetti artistici in pietra, bronzo, legno e in altri materiali. Tutte queste opere d’arte hanno un grande valore storico ed artistico. Nel parco potete vedere le sculture ed i monumenti sia del periodo sovietico che dei nostri tempi.Di parchi simili se ne possono trovare in diversi Paesi del mondo, ma quello di Mosca è particolare perché rappresenta le opere d’arte del periodo di sviluppo della scultura russa del Novecento.Nei periodi estivi nel parco organizzano concerti.
Dopo aver spiegato che cos’è Museon, vorrei aggiungere ancora 2 parole. «Eureka!», volevo urlare io quando ho visto il monumento di Feliks Dzerzinskij. E’ un lavoro del famoso scultore sovietico E.V. Vuchetich. Certo tutti hanno sentito l’abbreviazione KGB. La KGB era misteriosa per gli stranieri, ma per la gente sovietica per molti anni ha significato paura e cose poco piacevoli. Se un giorno venite a Mosca, la guida vi porta di vedere la piazza Lubjanka dove si trovava la sede della KGB e davanti a cui si trovava il grande monumento di Feliks Dzerzinskij. Nel 1991 il monumento e’ stato smontato dal suo posto ed io ho sempre pensato che non esisteva più’. L’abbiamo trovato 20 anni dopo in questo parco. Il monumento, assieme ad altri dell’epoca sovietica, è stato trasportato nel parco del Museon. Questi oggetti sono un pezzo di storia. Sono anche pezzi d’arte, e buttandoli via dimentichiamo la nostra storia.Camminando per 2 ore in questo parco-museo, abbiamo rivisto la storia del nostro Paese nei monumenti e nelle sculture.
A tutti coloro che organizzano un viaggio a Mosca, consiglierei di visitare questo parco. E’ un museo interessante per gli adulti e bel posto da visitare insieme ai bambini, perché tra le sculture troverete anche i personaggi delle fiabe ed i posti per i giochi per bambini. Sul territorio del Museon si trova la Nuova Galleria Tretiajakov che presenta sempre numerose mostre. Nella stessa area troverete anche un vernissage di pittori russi contemporanei. Gli autori dei «capolavori» pittorici vendono le loro opere d’arte. Chissa’ se tra queste persone troverete i nuovi Matisse o Picasso ;-)!

Guardare le fotografie del parco

L’italia è vicina.

Museo delle arti figurative A.S.Pushkin

Due oggetti d’arte alla Gribaudo.

Portacenere

Tornando sul tema dei mercati di antiquariato, e sopratutto su quello di Lucca, vorrei scrivere qualche parola a proposito di due oggetti interessanti. L’ultima volta che ci sono stata, mentre camminavo tra i banchi del mercatino, il mio sguardo come sempre andava un po’ dappertutto.Era la seconda giornata ed i mercanti stavano già per smontare i loro tavoli per andare via. E’ proprio nelle ultime ore di mercato che gli esperti consigliano di fare gli acquisti, sopratutto quelli grossi. Io invece questa volta non avevo nessuna idea di comperare nulla di grosso eneanche piccolo. Ma sapete come succede sempre? Una bella cosa ti aspetta e ti adocchia proprio quando non ti aspetti di incontrarla.Questa volta il mio sguardo ha beccato 2 piccoli portacenere alla Gribaudo.Quelli che leggono il mio livejournal e visitano il mio sito hanno già avuto la possibilità di vedere le foto e leggere l’articolo dedicato a questo stupendo artista italiano ed alle sue opere. Allora, queste persone capiscono perché chiamo questi portaceneri «alla Gribaudo».Discutendo del prezzo con i venditori (che erano una donna ed un uomo), ho saputo che, secondo loro, ho l’accento francese e sono una francese ;-).Prima non avevo mai sentito dire che il mio italiano ha un accento francese.E’ stato divertente saperlo.Quando parli una lingua straniera sei sempre curioso di sapere quello che dicono gli altri della tua pronuncia. Sono già stata molte volte italiana del nord, italiana della toscana, qualche volta sono stata proprio russa, ma francese mai :-).Quante cose strane si può sapere di se stesso, camminando per il mercato diantiquariato ;-).

Mercato dell’antiquariato.

Mercato dell'antiquariato a Lucca

Questo album l’abbiamo scattato al mercato dell’antiquariato a Lucca. I mercatini come questo li fanno in diverse città italiane, e a Lucca lo organizzano una volta al mese. Solo un anno fa non avevo proprio interesse per l’antiquariato ed i posti dove lo vendono. Ma per me una visita è stata sufficiente per diventare subito appassionata di questi posti magici.Certamente sono una dilettante e ci vuole tanto tempo, esperienza e conoscenze di questo settore per poter entrare nel mondo delle cose vecchie ed antiche. Ma per apprezzarlo basta anche una minima conoscenza di quello che contiene in se questo mondo artistico.
Gusti l’atmosfera particolare quando sulle numerose bancarelle vedi diverse cose di tanti generi, piccole e grandi, vecchie ed antiche, belle e brutte,sporche e strane. Sono tutte diverse, proprio come i loro proprietari.Cammini tra i banchi e davanti a te passano gli oggetti delle epoche e degli anni passati. Davanti al tuo sguardo passa la storia, raccontata dagli oggetti che esistevano e che si usavano tempo fa. Non è meno interessante che andare in un museo. Mi piace l’atmosfera di questi mercati, dove sempre si possono fare 2 chiacchiere del più e del meno con il venditore, sentire la storia di quell’oggetto che vendono, trattare sul prezzo sperando di ottenere il migliore possibile, e finalmente andar via felice e carica di quelle belle cose che stavolta sei riuscita a trovare in questo posto magico.Sono veramente diventata una fan dei mercati di antiquariato. Povero il mio portafoglio!
E’ difficile trasmettere l’atmosfera di questi posti solo con le foto, ma provare a visitarli almeno una volta è molto interessante! Portate con voi anche le vostre macchine fotografiche perché il mercato dell’antiquariato è proprio un posto dove si possono scattare un sacco di foto che dopo riguarderete per molte volte.

Tutte le fotografie http://amoit.ru/gallery/1311/

Le bambole russe.

La mia Matreshka 🙂

Aeroporto Sandro Pertini.

Oggi, mi è venuta in mente una breve storia da ridere.Un giorno, andavamo in aereo a Torino. Avvicinandoci alla città, il pilotaha deciso di parlare con i passeggeri e ci ha detto che tra poco atterravamoall’aeroporto «Sandro Pertini». La gente, appena ha sentito questainformazione, ha cominciato tutta a cercare con lo sguardo le hostess e acercare di capire dove il pilota aveva deciso di atterrare con il nostroaereo. Per un secondo anch’io ho pensato che magari avevamo sbagliato aereo.Vista la preoccupazione della gente, una hostess ha spiegato gentilmente atutti che il pilota era molto preciso ed aveva chiamato l’aeroporto diTorino con il suo vero nome :-).
Così, tutti hanno saputo che vicino a Torino si trova l’aeroporto «SandroPertini», invece molti lo chiamano semplicemente l’aeroporto di Caselle :-).
E voi, lo sapevate?

Tornando indietro. Claudio Baglioni.

Poco tempo fa ho imparato a mettere i miei video su YouTube. Vi ho già fatto vedere i video che abbiamo registrato al Summer Festival a Lucca ed ora vorrei mettere sul mio live journal qualche video dai concerti di Claudio Baglioni e di Fiorella Mannoia.

Baglioni è una vera leggenda della musica italiana. E’ uno tra pochi che è sempre rimasto sulla cresta dell’onda ed è amato dal suo pubblico ancora oggi. E’ un musicista che ha scritto tanti bei testi di canzoni e stupende musiche per esse.

Non sono una sua fan ma per molti motivi provo un grande rispetto per questa persona.

L’articolo del suo concerto, con cui ha cominciato il suo tour con il nuovo CD Q.P.G.A. nel mese di dicembre dell’anno 2009, potete leggerlo qui: http://www.amoit.ru/diarioitaliano/?p=41

Buona visione!

Video dal concerto: http://amoit.livejournal.com/26205.html

Ezio Gribaudo.

Ezio Gribaudo

Adoro andare a vedere le mostre.
Solo qualche anno fa ho scoperto in me questa voglia di andare dappertutto e vedere tutto. Certamente è impossibile, ma almeno ci provo.
Questa volta, in Italia non sapevo proprio dove andare. Il motivo era banale. Quando da tutte le parti ci sono numerose mostre, concerti e spettacoli è difficile riuscire ad andare dappertutto.
Ho dovuto fare la lista dei posti preferiti e seguirla.
Nella lista era segnata anche la mostra di un certo Ezio Gribaudo che si chiamava «Viaggi della memoria». Che dire? Ho scoperto per me un bravo artista italiano, ma prima non sapevo neanche il suo nome. Non essendo esperta nel campo artistico, divido le cose che vedo in modo semplice: piace e non piace. Spesso posso anche spiegare per quali motivi trovo una cosa originale e bella e un’altra volgare e poco piacevole. Come avete capito, uso un modo banale ma vero: guardare o ascoltare qualcosa con il cuore e l’anima, con la curiosità, con il desiderio di capire.
Non è stata la prima volta che ho visto la tecnica mista usata nelle opere d’arte. Anche Gribaudo la usa nelle sue opere, ma quello che fa lui è molto originale, forse anche nuovo, piacevole per l’occhio, bello ed interessante!
C’è ancora una cosa positiva, di cui vorrei dire due parole. Alla mostra ho potuto comprare un catalogo molto ben fatto e pieno di informazioni utili ed interessanti. Amo l’Italia anche per questa cosa banale, proprio per la possibilità di acquistare quasi sempre i cataloghi di ogni mostra che organizzano. Sono sempre di ottima qualità e sono molto informativi. Mi fisso su questo punto, perché trovo importante avere il catalogo di una mostra che ti è piaciuta. A Mosca purtroppo, poche gallerie e musei, preparando la mostra, pensano anche della stampa dei cataloghi. E’ un peccato. Per loro sarebbe giusto prendere questa esperienza dai musei del mondo. Non parlo della questione dei soldi che servono per la stampa. Credo sia quasi sempre possibile trovarli, se veramente si ha l’intenzione di stampare un catalogo!

*»Ezio Gribaudo nasce a Torino il 10 gennaio del 1929. Studia presso il Liceo Artistico e l’Istituto di Arti Grafiche a Torino, all’Accademia di Brera a Milano negli anni 1949-1952 e alla facoltà di Architettura dell’Università di Torino.
Visita Parigi (1947), dove può ammirare il Louvre, Mosca (1950) e Bucarest (1953), per i Festival Mondiali della Gioventù.
A Mosca visita il Museo Puskin, dove ricerca invano le opere di Vasilij Kandinskij, ancora censurate dal regime. Riesce invece a vedere alcuni capolavori di Kazimir Malevic, conservati alla Galleria Tretiakov.
Fra i modelli prediletti, i «teoremi» luministico-spaziali di Piero della Francesca e le sintesi classicistiche di Andrea Mantegna.
Durante il soggiorno a Cannes fa varie visite a Pablo Picasso, in quel momento residente a Vallauris, che rappresenta un vero e proprio mito per tutti i giovani artisti.»

Le fotografie delle opere d’arte di Ezio Gribaudo, Lucca 2011http://amoit.ru/gallery/1187/

*Le informazioni biografiche sono state prese dal catalogo della mostra delle opere di Ezio Gribaudo «Viaggi della memoria», a cura di Stefano Cecchetto e Maurizio Vanni.

Senza nome.

Ceci