Alexander Romanovsky a Bergamo

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Abbiamo comprato in anticipo i biglietti per vari concerti. Bisognava organizzare bene il viaggio e partire.

Ho gia’ scritto del primo concerto a Brescia dove ha suonato Daniil Trifonov. Il secondo della nostra lista e’ stato quello di Alexander Romanovsky a Bergamo. Siamo arrivati sul posto in tarda sera. Del nostro primo viaggio nella città natale del grande Donizetti, 7 anni fa, ci erano rimasti solo dei bei ricordi.

E’ inutile descrivere le emozioni che provi quando suonano bravissimi musicisti. Posso solo dire che la musica, quando è in buone mani, diventa un tesoro e vale certamente la pena fare 300 chilometri per goderlo.

Romanovskiy1sMi hanno chiesto chi di questi due, Trifonov e Romanovskiy, e’ il migliore. E’ impossibile fare un paragone tra due musicisti così diversi. Ed e’ anche’ inutile perché ognuno e’ un mondo a se’ e abbiamo avuto il piacere immenso di ascoltarli tutti e due nello stesso festival pianistico.

Vorrei dire anche qualche parola sul pubblico di questo festival che ho trovato molto particolare. In tutti e due i concerti le sale erano piene e a tutti e due i musicisti sono stati chiesti numerosi bis! Sia a Bergamo sia a Brescia la gente ha apprezzato al massimo la bellezza delle musiche russe e non aveva fretta di andar via dopo il concerto, come fa spesso il pubblico operistico o teatrale. Anzi, la sala e’ rimasta ferma nell’attesa di ascoltare qualcosa in piu’ del programma del concerto. Anche a Bergamo, come a Brescia, tutti hanno avuto la possibilita’ di parlare e ringraziare di persona Alexandr Romanovskiy e chiedergli  l’autografo.

Romanovskiy si e’ trasferito a Imola dall’Ucraina all’eta’ di 11 anni e da quel momento vive in Italia. E’ un allievo del grande maestro sovietico Leonid Margarius che da tanti anni insegna presso l’Accademia Pianistica Internazionale di Imola.

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