Il 12 dicembre al Teatro dell’Opera di Roma hanno dato l’Ernani

Ormai erano passati 5 anni dal giorno della nostra ultima visita a Roma. Non ci eravamo più andati perche’ il cambiamento che avevamo trovato allora ci aveva portato tanta tristezza: avevamo trovato il centro storico tutto sporco e con numerosi graffiti. Roma cosi’ non ci era piaciuta e non c’era piu’ il desiderio di ritornare in questa citta’.
Il giorno della nuova visita e’ arrivato presto. Il 12 dicembre al Teatro dell’Opera di Roma hanno dato l’Ernani. Grazie a Verdi siamo tornati a Roma e l’abbiamo vista completamente  diversa. Questa era una citta’ natalizia, con tanta gente e numerose macchine, molti emigrati in ogni via centrale che vendevano scialli comprati da chissa’ chi. Questa Roma era piu’ simpatica e meno triste.
Abbiamo alloggiato in un piccolo hotel vicino al teatro. Questa volta non abbiamo avuto molto tempo per vedere la citta’ ma abbiamo passato la giornata intera prima dello spettacolo camminando per le vie romane senza fretta e nessun scopo preciso.
Sta per finire l’anno 2013 e mancano pochi giorni a Natale. Quest’anno si celebrava il 200esimo anniversario della nascita di Verdi: un compositore fantastico di cui ogni opera e’ un splendore. Dopo il primo e grande successo del Nabucco, Verdi divento’ famoso e tutte le altre opere scritte dopo furono sempre applaudite.
L’Ernani e’ la quinta opera del maestro.
Con questa opera il Teatro dell’Opera di Roma ha aperto la nuova stagione lirica. Il cast era proprio fantastico! Per ascoltare il grande Riccardo Muti e uno dei migliori cantanti  mondiali, Ildal Abdarazakov, valeva proprio la pena di fare un viaggio di 4 ore in macchina.
La regia di questo spettacolo e’ di Hugo de Ana, che trovo uno dei migliori registi contemporanei dell’opera. Lui sa fare degli spettacoli straordinariamente belli che sono in sintonia totale con le musiche del grande Verdi e creano sul palcoscenico un’atmosfera indimenticabile. Credo sia un piacere immenso non solo per il pubblico ma anche per i cantanti che lavorano con questo regista.
La parte di Ernani era cantata dal bravissimo tenore italiano Francesco Meli. Abbiamo gia’ avuto il piacere di ascoltarlo nel «Ballo in maschera» al Teatro Regio di Parma, e il nuovo incontro con questo artista e’ stato indimenticabile.
Il Teatro dell’Opera di Roma e’ molto bello dentro e ha una buonissima acustica.
Il mio racconto non sarebbe completo senza un piccolo aneddoto.
Non chiedo mai gli autografi agli artisti. Sinceramente non ne capisco il significato. Ma dopo ogni spettacolo fantastico mi viene voglia di andare a ringraziarli di persona. Certamente ricevono gli applausi e numerosi «bravo» da parte del pubblico ma parlare con un artista e dirgli direttamente quanto ti ha colpito la sua recita e’ tutta un altra cosa, secondo me. Non ho mai avuto questa esperienza ma dopo l’Ernani ho deciso di farlo.
Devo ammettere che sono rimasta meravigliata della leggerezza nella comunicazione con Ildar Abdarazakov: e’ un artista di fama mondiale privo di superbia ed e’ stato molto gentile da parte sua ascoltarmi e parlarmi.
Questa volta dello spettacolo mi sono rimasti non solo dei bellissimi ricordi ma anche il libretto dell’Ernani con la dedica di uno dei migliori bassi mondiali.

 

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