Matrjoska
La prima
matrjoska russa e' stata creata alla fine dell'Ottocento.
In quel periodo, l'evoluzione dell'economia e dell'arte in Russia stavano
attraversando momenti burrascosi. Era comunque il tempo in cui, da diverse
parti del mondo, si amava volgere lo sguardo verso la cultura russa.
Attorno alla figura di Savva Mamontov, ad esempio, si stava creando uno
dei primi circoli con la finalita' di porre le basi per un autentico rinascere
della cultura russa.
Savva Mamontov (1841-1918)
fu un grande industriale russo, mecenate ed esperto d'arte. Seppe radunare
attorno a se' famosissimi pittori russi tra cui I.Repin, M. Antokolskij,
V. Vasnetsov, M.Vrubel
ed altri. Nella sua tenuta di Abramtsevo,
situata non lontana da Mosca, Mamontov diede vita a numerose botteghe
artistiche in cui lavoravano i personaggi piu' illustri dell'epoca.
Moltissimi artisti, affascinati dall'inesauribile ingegno di Mamontov,
si prefissero una precisa meta: rinverdire le tradizioni popolari. A parziale
realizzazione di questo disegno venne aperta a Mosca una particolare bottega
d'arte in cui si fabbricavano bambole di legno. Su di esse venivano dipinti
costumi che riproducevano quelli dei diversi governatori russi. Partendo
da cio', in questa bottega, nacque l'idea di creare la bambola Matrjoska.
Il primo abbozzo della bambola Matrjoska venne impostato dal pittore russo
Maljutin (1859-1937), membro del circolo fondato da Mamontov. Si trattava
di una bambola di legno che conteneva dentro di se' ulteriori sette bambole
identiche alla prima, ma di dimensioni piu' piccole. Questo giocattolo
veniva dipinto come se si trattasse di una bimba vestita con "sarafan"
(abito da donna senza maniche). Spiccavano pure un bianco grembiule, uno
scialle intessuto di fiori in testa e un gallo nero tra le mani. Vi chiederete
ora perche' questa bambola di legno e' stata "battezzata" con
il nome di Matrjoska. Il motivo e' molto semplice, ma non si tratto' di
un nome di fantasia. In Russia, prima della rivoluzione, il nome Matrena
/ Matresha era il piu' in voga tra le donne russe. Alla radice di tale
nome appariva chiaro il vocabolo latino "mater" cioe' madre. Inoltre,
richiamava alla mente la robusta mamma di una numerosa famiglia che possedeva
un fisico corpulento, ma che, in compenso, godeva di ottima salute.
Nel 1900 la Matrjoska spiccava il volo da Sergiev-Posad per approdare
alla mostra mondiale di Parigi. Riscosse subito un grande successo e,
grazie anche ad un prezzo relativamente contenuto, divenne accessibile
a gran parte del pubblico.
Ora esistono alcuni centri in cui si creano e si dipingono le Matrjoska:
a Sergiev-Posad (situata vicino a Mosca), a Semenovo (Niznij Novgorod)
e nei piccoli paesi di Polhovkij Maidan e di Kutets.
E' superfluo aggiungere che Matrjoska e' senz'altro diventato un significativo
simbolo dell'arte popolare russa.
Marina Nikolaeva, Carlo Radollovich, 3/2004
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